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Roma, detenuto in permesso premio ucciso in strada a colpi di pistola

Lazio

E' successo nella tarda serata di ieri in via Gabrio Casati al Tufello. La vittima, un 43enne con precedenti, era in regime di semilibertà 

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Un detenuto di 43 anni, G. K., sottoposto al regime di semilibertà, è stato ucciso con quattro colpi di pistola in strada nella tarda serata di ieri mentre era in permesso premio. La vittima, colpita al torace e alla testa, è morta sul colpo. È successo intorno alle 23 in via Gabrio Casati al Tufello.

Ipotesi regolamento di conti

A quanto riferiscono fonti di polizia, la vittima è di origini albanesi, con precedenti per droga, furto e ricettazione. Al momento dell'omicidio, secondo quanto ricostruito, era andato a trovare la moglie, poi aveva salutato la famiglia e stava per rientrare a Rebibbia. È stato ucciso a pochi metri dal portone. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è quella che il 43enne sia stato ucciso a causa di un regolamento di conti legato a questioni di droga. Sull'omicidio sono in corso indagini dei poliziotti della Squadra mobile di Roma.

Il passato della vittima

G.K. ha precedenti per stupefacenti, furto e ricettazione. Era stato arrestato dalla polizia per droga nel 2011 e dalla guardia di finanza di Roma e Ancona nel 2014. Dopo ha ottenuto la semilibertà e ha iniziato a lavorare come operaio. Sconvolta la moglie che ha trovato il corpo del 43enne sul marciapiede a pochi metri da casa. "Faceva l'operaio, aveva commesso alcuni reati, ma stava cercando di rifarsi una vita", avrebbe detto la donna agli investigatori.