Roma, creava schede telefoniche “pulite”: denunciato 44enne

Lazio
Immagine di archivio (Getty Images)

I carabinieri, in un locale nella zona di Villa Giordani, hanno scoperto uno smercio di sim card per chi aveva bisogno di non essere rintracciato. Il titolare dovrà rispondere di sostituzione di persona. Sequestrate le tessere e posti i sigilli all’esercizio

Una base per lo smercio di sim card “pulite”, create per chi aveva bisogno di non essere rintracciato facilmente, è stata scoperta in un centro di telefonia nella zona di Villa Giordani, a Roma, dai carabinieri della stazione Prenestina. Il titolare, un pregiudicato romano di 44 anni, dovrà rispondere di sostituzione di persona. Le schede, già intestate a ignari cittadini, sono state sequestrate. Sono stati inoltre posti i sigilli all’esercizio commerciale.

L’intervento dei carabinieri

I carabinieri hanno eseguito un decreto di perquisizione, emesso dall'autorità giudiziaria, nei confronti del titolare 44enne dell’attività. L’uomo, negli ultimi quattro anni, era stato già denunciato tre volte per intestazione fittizia di utenze telefoniche. Nel locale sono state trovate un migliaio di fotocopie di documenti di riconoscimento, appartenenti a cittadini che si erano rivolti al negozio come effettivi clienti. Nel corso del sequestro, sono state requisite in particolare 20 schede intestate a un cittadino straniero e potenzialmente pronte per essere illecitamente vendute.

Le indagini

L'attività d'indagine dei carabinieri è partita dalla denuncia di una cittadina straniera che, casualmente, era venuta a conoscenza del fatto che alcune persone stavano utilizzando delle sim card a lei riconducibili, ma che mai aveva attivato. Si è così scoperto che il 44enne aveva allestito nel suo locale un centro per lo smistamento di utenze telefoniche "pulite", intestando contratti di attivazione delle schede a ignari cittadini, clienti del suo negozio, di cui aveva gli estremi dei documenti di riconoscimento.  

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