La tenutaria, che è stata condotta nella sezione femminile del carcere di Rebibbia, controllava un giro di prostituzione in provincia di Roma e nel quartiere Tuscolano: sequestrati incassi e cellulari
Una tenutaria cinese di 42 anni gestiva tre case chiuse a Fiumicino, Ostia e nel quartiere Tuscolano, a Roma. Per questo motivo, in seguito a indagini partite da alcuni annunci pubblicizzati su vari siti d’incontri, la donna è stata arrestata dagli agenti del commissariato di Fiumicino per sfruttamento della prostituzione ed è stata condotta nella sezione femminile del carcere romano di Rebibbia. Le forze dell'ordine, nel corso del blitz, hanno sequestrato cellulari, denaro, preservativi e ricevute di ricariche Postepay.
Le indagini delle forze dell’ordine
I poliziotti, monitorando le utenze online, hanno capito che i clienti venivano reindirizzati in vari appartamenti. Una volta individuata la tenutaria cinese, gli agenti l’hanno seguita fino a un palazzo nel centro di Ostia. La donna, ignorando di essere controllata a vista, ha bussato alla porta di un’abitazione. Si è così palesata una ragazza orientale in abiti succinti, che ha consegnato alla 42enne una mazzetta di soldi. Le forze dell’ordine sono intervenute per bloccare entrambi i soggetti.
Il giro di prostituzione
All’interno dell’appartamento di Ostia, i poliziotti hanno verificato il giro di prostituzione gestito dalla tenutaria cinese. La giovane orientale, tranne pochi euro per sé, doveva consegnare l’incasso alla donna. Le forze dell’ordine hanno sequestrato il denaro, i cellulari e le ricevute di ricariche Postepay.
Poco dopo, gli investigatori hanno bussato alla porta di una seconda abitazione a Fiumicino. Ad aprire è stata una giovane prostituta di origini orientali, arrivata in Italia da due mesi. La ragazza ha riferito agli agenti di non sapere per chi stesse lavorando e che i soldi guadagnati li doveva lasciare sotto lo zerbino.
La terza casa, infine, si trovava nel quartiere Tuscolano: anche qui è stata trovata una prostituta cinese.
I poliziotti hanno perquisito anche la dimora della tenutaria, che viveva nello stesso quartiere romano insieme con il compagno. Durante il blitz, è stato trovato soltanto l’uomo, oltre che diversi telefoni con le utenze pubblicizzate e svariati preservativi, identici a quelli trovati nelle case chiuse (tutto materiale poi sequestrato).