Roma, sparatoria durante rapina in tabaccheria: pm dispone consulenza balistica

Lazio
Folla all'esterno del locale in cui è avvenuta la sparatoria (ANSA)

La perizia tecnica servirà a chiarire in che modo è partito il colpo di pistola che ha ucciso Ennio Proietti, uno dei due banditi che ieri sera hanno fatto irruzione armati in un locale in zona Cinecittà

Servirà una consulenza balistica per chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto ieri sera durante la tentata rapina avvenuta nel bar tabacchi "Caffè Europeo”, in zona Cinecittà, a Roma, durante la quale è morto, colpito da un proiettile, uno dei rapinatori, Ennio Proietti, di 69 anni, mentre il titolare dell'esercizio, un cittadino cinese di 59 anni, è rimasto ferito in modo grave. L’altro ladro, Enrico Antonelli, 58 anni, è stato invece arrestato. La perizia tecnica, disposta dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, si rende necessaria in quanto le immagini della telecamera di sorveglianza che ha ripreso la sparatoria non sono sufficienti a stabilire in che modo sia partito il colpo di pistola fatale per Proietti.

Intervenuti nella colluttazione anche dei clienti

Stando a quanto ricostruito finora, entrambi i rapinatori erano armati e durante la colluttazione con il tabaccaio, che ha reagito, sarebbero intervenuti anche alcuni degli avventori presenti.
Al momento, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per il reato di tentato omicidio e il titolare dell'esercizio, ricoverato in ospedale, non risulta indagato. 

Entrambi i rapinatori avevano precedenti

Non è ancora stato ascoltato dagli inquirenti Enrico Antonelli, il rapinatore arestato. Italiano con precedenti per droga e ricettazione, nel 1999 Antonelli fu coinvolto nel ferimento del maresciallo dei carabinieri Marco Coira, raggiunto da due colpi di pistola e preso a calci perché intervenuto sbarrando la strada ai rapinatori entrati in azione in un supermercato alla periferia della Capitale. Quel giorno Coira era fuori servizio.
Era stato condannato a 30 anni di carcere anche Ennio Proietti, il bandito ucciso, per il sequestro del 're del caffé' Giovanni Palombini. Proietti faceva parte di un clan che negli anni '70 era dedito a sequestri, rapine, furti e che consumò una faida violenta con la Banda della Magliana, uscendone sconfitto. 

La rapina

Poco dopo le 19 di martedì sera, i due banditi avrebbero fatto irruzione nel locale armati e con il volto coperto. A quel punto, sembra ci sia stata una colluttazione tra il tabaccaio e i rapinatori, durante la quale sarebbero partiti due colpi di pistola: uno ha ferito il titolare a un fianco e alla gamba, mentre l'altro ha ucciso il bandito. Il titolare è stato subito soccorso e trasportato in ospedale. Fuori dal locale è stato trovato uno scooter lasciato acceso che, probabilmente, i malviventi avrebbero voluto utilizzare per la fuga dopo la rapina. Il mezzo è stato sequestrato dalla polizia.

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