L'uomo, accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro dalla Procura di Viterbo, avrebbe fatto costretto gli operai a lavorare 12 ore al giorno senza sosta e senza giorno di riposo
Imponeva ai dipendenti turni massacranti di oltre 12 ore, senza riposo e senza concedere il giorno di pausa settimanale. Per questo, su disposizione del Procura di Viterbo, l'imprenditore, attivo nel settore agricolo, è stato arrestato e posto ai domiciliai. L'uomo è accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, incriminazione introdotta nel 2011.
Le accuse all'imprenditore
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, l'imprenditore ha assunto "soggetti in gravi condizioni di bisogno che si sono prestati – viene riportato in una nota - a lavorare per un compenso di pochi euro al mese" e venivano loro imposti orari di lavoro massacranti.
Il pestaggio di un operaio
Al termine di una diversa indagine la procura di Viterbo ha proceduto ieri all'arresto di tre persone accusate di un violento pestaggio nei confronti di un dipendente di una azienda agricola "reo di avere avanzato legittime richieste retributive". Nei loro confronti sono contestati i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate. Le indagini sono state svolte dal gruppo Tutela lavoro dei carabinieri, coordinato dal colonnello Andrea Antonazzo, e dall'ispettorato del lavoro di Viterbo diretto da Elda Gente Magnani.