Per le indagini sono stati utilizzati i sistemi di video sorveglianza presenti nell'area, installati per il controllo dei reati ambientali. Ed è stato possibile rilevare il reiterato sversamento illegale di rifiuti
A Roma la polizia locale ha scoperto un trasporto illegale e ripetuto abbandono di rifiuti speciali in un'area trasformata in discarica abusiva in zona Tiburtina. Le indagini hanno permesso di individuare 10 le persone coinvolte a vario titolo in illeciti ambientali. A seguito di alcune segnalazioni da parte dei residenti del IV Municipio, gli agenti hanno effettuato le prime verifiche nella zona e con l'aiuto dei sistemi di video sorveglianza presenti nell'area, installati per il controllo dei reati ambientali. Ed è stato possibile rilevare il reiterato sversamento illegale di rifiuti quali pneumatici, materiale di risulta e mobilio.
Le indagini
Le indagini hanno portato alla denuncia di quattro persone e al sequestro del furgone utilizzato per le operazioni di trasporto abusivo dei rifiuti. Resta al vaglio degli inquirenti la posizione di altri sei individui. Tre le persone individuate quali responsabili dello sversamento abusivo di diverse centinaia di pneumatici: i tre uomini, componenti di un nucleo familiare di etnia rom, sono stati denunciati per trasporto illecito e reiterato abbandono di rifiuti speciali. Da qui sono partite ulteriori indagini che hanno consentito di ricostruire il circuito di illegalità fino all'individuazione della ditta, operante nel settore delle autoriparazioni nella zona di Roma Nord, che smaltiva illegalmente ingenti quantitativi di pneumatici fuori uso con la complicità della famiglia rom.
Il titolare dell'impresa
Il titolare dell'impresa, un italiano di 45 anni, svolgeva l'attività di gommista in forma abusiva e per questo non poteva procedere al regolare smaltimento dei rifiuti tramite affidamento a ditte autorizzate. Nei confronti dell'uomo, oltre alla denuncia per concorso nei reati ambientali, è scattata una sanzione di oltre 5mila euro per l'esercizio abusivo di attività di autoriparazione. Gli agenti hanno inoltre proceduto al sequestro dell'officina e delle attrezzature utilizzate. Tutti i responsabili degli illeciti dovranno provvedere a loro spese alla rimozione e al regolare conferimento dei rifiuti presso impianti autorizzati.