Se la vittima, 20enne, non gli avesse inviato foto e video a luci rosse, lui avrebbe divulgato sui social altro materiale compromettente di cui era già in possesso
Un 30enne romano è stato arrestato ieri sera con l'accusa di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (il cosiddetto revenge porn, introdotto dalla legge 69 di quest'anno) e tentata violenza sessuale. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Roma Tor Bella Monaca.
Il ricatto e l'arresto
Secondo quanto ricostruito, l'uomo ha chiamato una 20enne romana, con la quale aveva avuto in passato una relazione, e l'ha minacciata: se lei non gli avesse inviato video e foto a chiaro contenuto sessuale, lui avrebbe divulgato sui social altro materiale compromettente di cui era già in possesso. Successivamente il 30enne ha chiesto alla vittima di avere un rapporto sessuale, organizzando un incontro in un parco della zona. All'incontro però si sono presentati anche i carabinieri ai quali la ragazza aveva nel frattempo presentato denuncia. I militari hanno bloccato l'uomo e sequestrato il telefonino che aveva con sé.
Le indagini e le accuse
Da un accertamento effettuato sul cellulare, oltre a cristallizzare quanto appreso dalla denuncia, è stato possibile verificare che i contenuti a sfondo sessuale che ritraevano la ragazza erano stati già inviati ad altre due persone, integrando la fattispecie di reato "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti", il cosiddetto revenge porn. L'arrestato è stato portato nel carcere di Regina Coeli, in attesa di udienza di convalida.