Diverse le perquisizioni nelle province di Roma, Milano e Cosenza nei confronti di un sodalizio criminale dedito alla commissione di frodi fiscali e autoriciclaggio
La guardia di finanza ha scoperto una frode fiscale per oltre 320 milioni di euro e arrestato un avvocato civilista romano. Diverse le perquisizioni nelle province di Roma, Milano e Cosenza nei confronti di un sodalizio criminale dedito alla commissione di frodi fiscali e autoriciclaggio. Sequestrati preventivamente beni per oltre due milioni di euro, tra cui un'imbarcazione di circa 26 metri.
Le indagini
Dagli accertamenti svolti, è emerso come gli indagati (sotto un'unica cabina di regia pilotata dall'avvocato romano di 55 anni) fossero soliti costituire ad hoc società cartiere intestate a prestanome e aventi quale finalità quella di emettere fatture per operazioni inesistenti per consentire la generazione di crediti Iva fittizi. Ben 250 le società fantasma individuate, quasi tutte con sede nella provincia di Roma. In soli tre anni l'organizzazione era riuscita a generare un'evasione all'Iva per 98 milioni di euro e crediti Iva per oltre 320 milioni di euro.