Ai dirigenti scolastici è arrivata una lettera dalla Città Metropolitana in cui si spiega che "il dipartimento non ha la possibilità di evadere le richieste di fornitura pervenute"
"Diverse scuole superiori di Roma e provincia inizieranno l'anno scolastico con classi sprovviste di banchi e sedie". A lanciare l'allarme è Mario Rusconi, presidente dell'associazione presidi (Anp) del Lazio. Rusconi si riferisce a una comunicazione ricevuta dalla Città Metropolitana sulla mancanza di fondi e le forniture alle scuole superiori della Capitale. I presidi vengono "avvisati di come, non essendo stati stanziati nel bilancio 2019 dell'ente gli specifici fondi necessari per l'acquisto degli arredi scolastici, il dipartimento non ha la possibilità di evadere le richieste di fornitura pervenute", afferma il presidente illustrando il contenuto della lettera.
La risposta del presidente Rusconi
Il rappresentante dei presidi del Lazio prospetta azioni di protesta come un flash mob ("penso a classi delle superiori che all'inizio dell'anno fanno lezioni seduti per terra") o una manifestazione al grido di "meno sagre, più sedie". Rusconi ha anche risposto ufficialmente all'ex Provincia di Roma con una lettera: "La legge attribuisce alle città metropolitane e alle province la competenza quanto alla fornitura di arredi alle scuola: come si può fare didattica nelle scuole senza arredi a sufficienza o, in caso di necessità, senza possibilità di sostituzione di forniture usurate? I dirigenti scolastici faranno stare in piedi gli studenti per mancanza di sedie e banchi? Questo non succede perché gli stessi dirigenti si fanno carico di procedere ad acquisti di necessità primaria attraverso i già limitati fondi che vengono assegnati alle scuole dallo Stato; ciò significa che un Ds, per acquistare banchi e sedie, è costretto a ridurre le spese per altre finalità, come potrebbe ad esempio essere l'implentazione di attrezzature multimediali", ha scritto Rusconi che aggiunge: "Per far sedere gli studenti...non si possono comprare i pc! Tutto quanto sopra non è legittimo e lede i diritti, in primis degli studenti, e in secondo luogo dei Dirigenti scolastici che sono stati costretti ad un inutile lavoro aggiuntivo e saranno nella necessità di sopperire alle esigenze di arredi attraverso fondi sottratti al miglioramento dell'offerta formativa. In merito a ciò, chiediamo chiarimenti a chi di competenza, sollecitando con urgenza lo stanziamento di fondi nel Bilancio di Città Metropolitana per acquisto di arredi scolastici", conclude Rusconi.