Una quarantina di manifestanti appartenenti al Movimento per il diritto all'abitare ha occupato l'atrio del Palazzo della Giunta regionale del Lazio
Una quarantina di manifestanti appartenenti al Movimento per il diritto all'abitare ha occupato l'atrio del Palazzo della Giunta regionale del Lazio, in via Cristoforo Colombo a Roma, per protestare contro gli sgomberi. I partecipanti al blitz si sono fatti strada scavalcando i tornelli, mentre tre di loro si sono incatenati al cancello della sede. Ci sono stati alcuni momenti di tensione fra gli occupanti e la vigilanza, con urla e spintoni. "Casa subito, casa subito", gridano i manifestanti, che incontreranno l'assessore alla Casa, Massimiliano Valeriani e il capo di gabinetto, Albino Ruberti. Sul posto la polizia.
Le parole dei manifestanti
"Oggi dovrebbero iniziare gli sgomberi - ha detto al megafono uno dei manifestanti -. Roma sta rischiando. Noi non ce ne andiamo se non si evitano gli sgomberi, noi vogliamo evitarli". I manifestanti hanno chiesto di poter parlare con il capo di gabinetto della Regione Lazio, Albino Ruberti, e con l'assessore alla casa Massimiliano Valeriani. "Ogni casa sfitta sarà occupata - scandiscono - ogni sgombero sarà una barricata". Nel frattempo, nell'atrio del Palazzo della Giunta è arrivata la polizia.
L'incontro
Una delegazione dei movimenti per la casa incontrerà l'assessore alla Casa Massimiliano Valeriani e il capo di Gabinetto Albino Ruberti. Dopo la tensione iniziale la situazione è ora più tranquilla: i manifestanti sono rimasti nell'atrio, mentre i tre che si erano incatenati al cancello esterno non hanno lasciato la loro posizione. All'occupazione dell'atrio sono presenti anche diversi bambini, che giocano seduti per terra. Sul piazzale è anche arrivata una camionetta della polizia, mentre gli agenti presidiano le porte che conducono alle sale interne.
Minacce a un giornalista
Momenti di tensione anche con la stampa: a un giornalista, che aveva girato un video della protesta, è stato sottratto il cellulare e con minacce gli è stato intimato di cancellare quanto aveva girato. Poi il giornalista è riuscito a recuperare il telefonino. I manifestanti scandiscono anche slogan contro il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che alle 11 avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa. "Da qui non ci muoviamo", concludono i manifestanti.