Emanuela Orlandi, il fratello: "Tombe trovate vuote"

Lazio
Foto di Archivio (ANSA)

Il Vaticano conferma l'esito negativo. Le operazioni hanno riguardato la "Tomba dell'Angelo" della Principessa Sophie von Hohenlohe e la tomba vicina della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo

"Le tombe teutoniche aperte questa mattina sono risultate vuote". A riferirlo è Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa il 22 giugno 1983, in seguito all'apertura, questa mattina, della "Tomba dell'Angelo" della Principessa Sophie von Hohenlohe e di quella della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. "Credo che si dovrà andare avanti e spero in una collaborazione onesta. Finché non troverò Emanuela è mio dovere cercare la verità", ha poi aggiunto.
"Tutto ci spettavamo meno che di trovare le tombe vuote", gli ha fatto eco l'avvocato Laura Sgrò.

Pietro Orlandi: "Ho provato sollievo"

"Ho provato sollievo". Queste le parole del fratello di Emanuela, commentando la scoperta, definita "incredibile". Pietro ha descritto la decisione del Vaticano come "una collaborazione onesta" e si è augurato che possa proseguire "nella ricerca della verità". "Per la prima volta", decidendo di aprire queste tombe, il Vaticano ha ipotizzato "una responsabilità interna, cosa che era sempre stata esclusa prima", ha poi aggiunto.
Le tombe vuote conducono a un nuovo giallo: "Ora anche i familiari delle principesse dovranno chiedersi che fine hanno fatto le ossa", ha concluso Orlandi.

La conferma del Vaticano

"Le ricerche hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie", ha fatto sapere il direttore della sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti, che ha aggiunto: "Al termine delle operazioni, teniamo a ribadire che la Santa Sede ha sempre mostrato attenzione e vicinanza alla sofferenza della famiglia Orlandi e in particolare alla mamma di Emanuela. Attenzione dimostrata anche in questa occasione nell'accogliere la richiesta specifica della famiglia di fare verifiche nel Campo Santo Teutonico".
Poi Gisotti ha proseguito: "L'accurata ispezione sulla tomba della Principessa Sophie von Hohenlohe ha riportato alla luce un ampio vano sotterraneo di circa 4 metri per 3,70, completamente vuoto. Successivamente si sono svolte le operazioni di apertura della seconda tomba-sarcofago, quella della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Al suo interno non sono stati rinvenuti resti umani. I familiari delle due Principesse sono stati informati dell'esito delle ricerche", le sue parole.

Gli accertamenti

Agli accertamenti hanno collaborato il personale della Fabbrica di San Pietro, il professor Giovanni Arcudi, coadiuvato dal suo staff, alla presenza di un perito di fiducia nominato dal legale della famiglia di Emanuela Orlandi. Erano presenti l'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, e il fratello di Emanuela, Pietro. Hanno seguito tutte le fasi dell'operazione il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, Gian Piero Milano, e il suo Aggiunto, Alessandro Diddi, insieme il Comandante del Corpo della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani. 

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