Inaugurato oggi il ‘parco della legalità’, dotato di campo polivalente da pallavolo/basket, pista di pattinaggio, un’area coperta di 100 metri quadri per eventi e socializzazione e una biblioteca
E’ stata inaugurata oggi, mercoledì 22 maggio, a Roma un'area verde attrezzata che prende il posto di una villa abusiva, confiscata e demolita, appartenente al clan Casamonica. Il ‘parco della legalità’, inaugurato nei giorni dell'anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio, sorge nella zona della Romanina, periferia est della Capitale.
Il parco
La struttura è dotata di campo polivalente da pallavolo/basket, pista di pattinaggio, un’area coperta di 100 metri quadri per eventi e socializzazione, una biblioteca. La custodia del parco è affidata al comitato di quartiere in convenzione con la Regione Lazio. Presenti all'inaugurazione il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente dell'Osservatorio regionale per la Sicurezza e la Legalità Giampiero Cioffredi, il Prefetto dell'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata Saverio Ordine, il procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma Giovanni Salvi e don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione Libera.
La villa abusiva
La villa era stata sgomberata nel 2013. Vandalizzata, per anni è rimasta abbandonata al degrado. A maggio del 2018, però, la Regione Lazio ha chiesto all'Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati il passaggio della villa al proprio patrimonio, con l'obiettivo di definire, insieme con i cittadini - in particolare col comitato di quartiere Campo Romano-Casalotto - un progetto di bonifica e riqualificazione di un'area fruibile da famiglie, giovani e anziani. A novembre scorso la Regione Lazio ha abbattuto la villa di 1.000 metri quadrati e chiesto la sanatoria per la sua dependance di 80 metri quadrati. Dopo l'abbattimento, a novembre, la Giunta regionale ha deciso di costruire un parco pubblico di 2.500 metri quadrati.
Le parole di don Luigi Ciotti
"Da beni in mano a corrotti e mafiosi a beni comuni. E' possibile. Restituiti alla comunità. Facciamo in modo che i meccanismi della confisca diventino sempre più efficaci, più efficienti". Così il fondatore di Libera don Luigi Ciotti nel corso dell'inaugurazione del Parco della Legalità, alla periferia di Roma. "Ora c'è un bravo prefetto, molto ottimista - ha aggiunto - Noi lo incoraggiamo ad andare avanti. Bisogna fare in modo che i beni vengano recuperati concretamente, perché è un segnale di eticità, di cultura, di benessere, che valorizza i cittadini. E' un segno di speranza: lo Stato è in grado di confiscare i beni e restituirli alla collettività. Qualcuno dice: vendiamoli, mettiamoli all'asta. Resti l'estrema ratio. Quando è possibile si faccia in modo di restituire tutto alla collettività, perché devono sentire e toccare con mano la bellezza del recupero di ciò che è stato frutto di violenza e crimine. Mafia e corruzione - ha concluso - sono parassiti che ci impoveriscono tutti".