Roma, appartamento trasformato in fortino per lo spaccio di shaboo

Lazio
Foto di archivio (Fotogramma)

Due donne, di 28 e 29 anni, e un uomo, di 22 anni, sono finiti in manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti 

Avevano scelto un appartamento in zona Marranella, alla periferia di Roma, per mettere in piedi una vera e propria base di spaccio, con tanto di sofisticato impianto di videosorveglianza. A scoprire l'abitazione trasformata in fortino per lo spaccio sono stati i carabinieri della compagnia Centro e della compagnia Casilina.

Gli arresti

Tre cittadini cinesi, due donne di 28, 29 anni e un uomo, 22enne, sono stati arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Pochi minuti prima di entrare in azione, i carabinieri hanno notato il 22enne nel cortile dello stabile mentre effettuava uno scambio con un connazionale. Intervenuti hanno rinvenuto una dose di shaboo ancora tra le mani dell'acquirente. Risaliti all'appartamento è scattato il blitz e durante la perquisizione hanno sorpreso le due connazionali mentre confezionavano e suddividevano altre dosi. Accanto alla porta d'ingresso dell'appartamento è stato sequestrato un monitor LCD collegato con le tre telecamere munite di fotocellule a infrarossi che permettevano di rilevare la presenza di persone nell'androne dello stabile. Nel corso delle operazione, i carabinieri hanno scoperto che l'appartamento è subaffittato irregolarmente ad almeno altri 10 cittadini cinesi. Tra i presenti in 3 erano sprovvisti di permesso di soggiorno. Il proprietario dell'immobile è stato denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Lo stupefacente, corrispondente a circa 1.000 dosi, immesso sul mercato avrebbe fruttato circa 50 mila euro.

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