Roma, promettono permessi di soggiorno in cambio di denaro: arrestati

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

Uno dei due truffatori prometteva permessi di soggiorno in cambio di soldi, il complice, invece, si fingeva un addetto all'ufficio immigrazione. Colti in flagrante dalla polizia

Un 47enne tunisino contattava cittadini residenti all'estero e li convinceva a trasferirsi in Italia con la promessa di un permesso di soggiorno. Il compenso richiesto per la pratica era di 7.000 euro.
Con questo stratagemma, l'uomo ha indotto le sue due ultime vittime, due marocchini, a imbarcarsi per l'Italia. Una volta giunti a Roma e sistemati dal 47enne in un alloggio sicuro, le vittime sono state messe in contatto con un 41enne macedone, il quale, paventando fantomatiche conoscenze, li ha convinti di essere l'addetto all'intermediazione presso l'ufficio immigrazione. I marocchini hanno così versato varie somme di denaro, per un ammontare complessivo di circa 5.000 euro.

Colti in flagranza di reato

Ieri, martedì 27 novembre, era il giorno programmato per il saldo finale: i quattro si sono dati appuntamento davanti ai locali dell'ufficio immigrazione. I due marocchini stavano consegnando 9.000 euro in contanti quando sono intervenuti gli agenti del Commissariato Prenestino e quelli del Reparto Volanti, che da giorni monitorano l'attività criminosa dei due complici con appostamenti e accertamenti. Raccolta la querela dei truffati, i poliziotti hanno proceduto all'arresto del 47enne e del 41enne, che ora sono stati portati al carcere di Regina Coeli e sono a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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