Roma, Rebibbia: detenuti digiunano per ricordare tragedia infanticidio

Lazio
Immagine d'archivio (ANSA)
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A un mese dall'omicidio dei figli commesso da una madre in carcere, un “gesto di solidarietà verso le mamme e i bambini che vivono ancora nelle stesse circostanze”

I detenuti del carcere di Rebibbia hanno scelto di astenersi dal consumare il pranzo e la cena di oggi, domenica 14 ottobre. La decisione ha l’obiettivo di ricordare la tragedia accaduta circa un mese fa al reparto Nido della sezione femminile, quando una donna ha tentato di uccidere i due bimbi di 4 mesi e due anni. Il più piccolo è morto sul colpo, mentre il secondo si è spento in ospedale.

Promotrice dell’iniziativa è stata la redazione di Radio Rebibbia Nuovo complesso. Come spiegano gli organizzatori, il fine è mantenere alta l’attenzione su un tema complesso e delicato quale quello della maternità in carcere. Una “questione di civiltà, ma soprattutto di umanità”, dicono gli organizzatori, che denunciano come “segregare una madre con bambini piccoli e piccolissimi in una cella va contro le leggi del buon senso e dell’umano sentire”.

Si tratta, sottolinea il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, di “una protesta assolutamente pacifica”, “un piccolo sacrificio collettivo volto a sensibilizzare gli animi, come gesto di solidarietà verso le mamme e i bambini che vivono ancora nelle stesse circostanze”.

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