Roma, Tevere: rimossi tre relitti, parte progetto di riqualificazione

Lazio
Immagine d'archivio (ANSA)
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Sono 22 i ruderi, di imbarcazioni e non, presenti lungo il fiume. Censiti, numerati e localizzati dalla Capitaneria di Porto, verranno rimossi coi fondi della Regione Lazio 

Al via le operazioni di recupero e smaltimento dei relitti presenti lungo il fiume Tevere. Si comincerà, nella mattinata di martedì 9 ottobre, dal Lungotevere Sangallo, con la rimozione di tre grosse porzioni di barriera semi-sommersa presso la banchina sinistra a valle del Ponte Principe Amedeo Savoia. I resti asportati e tratti a riva verranno poi trasportati nelle discariche di competenza.

Una navigazione più sicura

Il progetto nasce con l’obiettivo di rendere più sicura la navigazione del fiume e più decorose le sue sponde, e vedrà coinvolti, in regime di cooperazione, la Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, la Regione Lazio, il comune di Fiumicino, Roma Capitale e l’Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale.

22 relitti abbandonati

Sono infatti ben 22 i relitti, navali e non, abbandonati lungo il Tevere. La Capitaneria di Porto li ha censiti, numerati e localizzati: ora spetterà alla Regione Lazio, che ha stanziato fondi appositi all’interno del Bilancio 2017 e 2018 nel quadro dell’appalto per il servizio di ‘Manutenzione ordinaria e Straordinaria del fiume Tevere’, rimuoverli, nell’ambito di un progetto di riqualificazione del fiume, con l’obiettivo di favorire un corretto regime idraulico e la tutela dell’ambiente.

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