Teatro Eliseo: Barbareschi accusato di "insensibilità e emarginazione"

Lazio
Immagine d'archivio (ANSA)

Dario D'Ambrosi, ideatore del progetto che doveva vedere sul palco una compagnia di "ragazzi speciali", critica il direttore artistico per aver cancellato le repliche del suo Festival 

Doveva durare fino al 14 ottobre, al Teatro Eliseo, il Festival del Teatro Patologico curato da Dario D’Ambrosi, ma Luca Barbareschi, direttore artistico, ha deciso di cancellare le repliche previste in questi giorni. A darne notizia sui social è l’ideatore del progetto, D’Ambrosi, con un video-appello lanciato dal letto d’ospedale dov'è ricoverato."Luca Barbareschi ha preso delle decisioni assolutamente assurde", spiega D'Ambrosi, "Io sono completamente contrario al fatto di aver cambiato il programma e annullato le repliche". E rivolgendosi a Barbareschi aggiunge: "Non hai la sensibilità per capire che dolore, dispiacere che dai a questi ragazzi. Il teatro è inclusione, è tirare dentro la gente e non dare le spallate a ragazzi disabili come i miei attori speciali".

Il festival

Il festival, attraverso spettacoli teatrali, mostre fotografiche, convegni, concerti e proiezioni, racconta l’importanza del binomio teatro e malattia mentale. E' stato istituito, dunque, per far riflettere e come provocazione in occasione della celebrazione dei quarant’anni di una delle leggi più importanti varate nel nostro Paese, la legge 180, o Basaglia, che nel 1978 rese l’Italia la prima nazione al mondo a chiudere definitivamente i manicomi. Lo spettacolo di apertura di giovedì sera è stato 'Tito Andronico', adattamento di D’Ambrosi della tragedia shakespeariana e concentrato sul potere delle medicine. Alcuni attori durante lo spettacolo hanno distribuito psicofarmaci tra il pubblico come fossero pop-corn o patatine.

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