Già sottosegretario con delega alle Pari opportunità nel governo giallo-verde, è stato eletto deputato con il M5s alle ultime elezioni. È stato il primo garante per l'infanzia d'Italia e il più giovane presidente dell’Unicef. Più volte è entrato in conflitto con la Lega
È stato il primo garante per l'infanzia d'Italia e il più giovane presidente dell'Unicef. Da tempo è impegnato in politica e nel terzo settore a cui ha dedicato anche un libro, “La terza Italia”. Vincenzo Spadafora è il nuovo ministro per le Politiche giovanili e per lo Sport del Conte-bis. Già sottosegretario con delega alle Pari opportunità nel governo giallo-verde, Spadafora è stato eletto deputato nelle fila di M5s alle ultime elezioni. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA LISTA DEI MINISTRI - FOTO)
Il debutto in politica
Nato ad Afragola nel 1974, conterraneo e amico di Luigi Di Maio, Spadafora ha debuttato nella politica nel '98 come segretario particolare dell'allora presidente della Regione Campania Andrea Losco, dell'Udeur. Poi si è avvicinato ai Verdi lavorando nella segreteria di Alfonso Pecoraro Scanio. Ma il salto è avvenuto nel 2006 quando col governo Prodi è diventato capo segreteria di Francesco Rutelli, ministro dei Beni Culturali.
L’esperienza nell’Unicef
Due anni dopo è diventato presidente di Unicef Italia, il più giovane di sempre. Ma già ventenne, finito il liceo, Spadafora aveva operato per l'Unicef come missionario laico: viaggia in Sierra Leone, Guinea Bissau e Ruanda. E in questi anni sono nati anche anche i rapporti col Vaticano. In particolare con don Ottavio de Bertolis, "il mio padre spirituale", ha dichiarato in più di un'intervista.
L’avvicinamento al M5s
Finita l'esperienza con Rutelli prosegue la sua ascesa politica. Ha contribuito a far nascere il movimento giovanile della Margherita, per poi avvicinarsi a Italia Futura, il movimento ideato da Luca Cordero di Montezemolo. Nel 2011 è istituita la figura in Italia del Garante per l'Infanzia, ruolo che ricopre grazie anche alla stima che si guadagna da parte di Mara Carfagna, allora ministra alle Pari Opportunità del governo Berlusconi. Nel 2016, conclusa l'esperienza nell'Authority la sua storia politica si è incrociata con il M5S. Diventato stretto collaboratore di Luigi Di Maio, viene nominato responsabile delle relazioni istituzionali.
I conflitti con la Lega
Alle elezioni politiche del 2018 è stato candidato dal Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Casoria dove ha vinto con il 59,4%, venendo quindi eletto deputato. Il 12 giugno è diventato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità e ai giovani nel Governo Conte di 5 Stelle e Lega. Le sue posizioni a favore delle adozioni per le coppie gay lo hanno portato più di una volta in conflitto con la Lega durante la stagione del governo giallo-verde.