Stato di emergenza: come funziona e cosa prevede

Politica

Il Consiglio dei ministri lo ha dichiarato per rispondere al rischio di diffusione anche in Italia del coronavirus. Sarà attivo per 180 giorni e sono stati già stanziati 5 milioni. Ecco di cosa si tratta: chi lo delibera, quanto può durare e in quali casi viene adottato

Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi, per affrontare l’arrivo del coronavirus anche in Italia. Dopo l’accertamento dei due casi a Roma, è stato così deciso di adottare la misura straordinaria che per cominciare prevede lo stanziamento di una somma di 5 milioni di euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere sullo stato di emergenza: chi lo dichiara, qual è la sua durata massima e cosa prevede.

Come viene deliberato

In Italia gli eventi calamitosi sono classificati in tre diversi tipi, in base a estensione, intensità e capacità di risposta del sistema di protezione civile: il tipo A prevede una direzione degli interventi a livello comunale, il tipo B a livello provinciale e regionale, il tipo C a livello nazionale. Per gli eventi di tipo C, il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza nazionale, senza necessità di passare per il Parlamento, così come previsto dalla legge n. 225 del 1992 sulla Protezione civile.

Chi lo propone

Lo stato di emergenza viene dichiarato su proposta del presidente del Consiglio, dopo aver acquisito l’intesa dell’eventuale regione interessata. Questo strumento viene adottato anche per tutte le emergenze di rilievo nazionale, che devono essere affrontate con prontezza d’intervento e fronteggiate con poteri straordinari.

In quali casi viene adottato

Lo stato di emergenza può essere dichiarato dal Consiglio dei ministri anche come misura preventiva, ovvero "al verificarsi o nell'imminenza di calamità naturali o eventi connessi all'attività dell'uomo in Italia". Può inoltre essere dichiarato in caso di "gravi eventi all'estero nei quali la Protezione Civile italiana partecipa direttamente".

Quanto dura

Prevedendo l’attribuzione di poteri speciali, allo stato di emergenza sono assegnati dei limiti temporali precisi. Il Codice della Protezione Civile ne definisce la specifica durata, che non può superare un massimo di 180 giorni. Periodo eventualmente prorogabile di ulteriori sei mesi in caso di riconosciuta necessità.

Lo stanziamento di fondi

A seguito della delibera dello stato di emergenza, il Consiglio dei ministri stanzia una somma iniziale per realizzare i primi interventi necessari. Per lo stanziamento di ulteriori risorse si dovrà passare per un'ulteriore delibera, che dovrà tenere conto di una ricognizione realizzata dai Commissari delegati su quanto sia utile per affrontare l’emergenza.

Cosa prevede

Con la dichiarazione dello stato di emergenza si possono attuare interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, rispettando naturalmente certi limiti, a partire dai principi generali dell’ordinamento giuridico. Le ordinanze sono emanate dal capo del dipartimento della Protezione Civile, se non è diversamente stabilito con la deliberazione dello stato di emergenza. E l’attuazione delle ordinanze è curata, in ogni caso, dal capo del dipartimento.

Come si conclude

Quando lo stato di emergenza scade e ha termine, dev'essere emanata un’ulteriore ordinanza, detta "di chiusura". Con questa ordinanza si disciplina e si regola il ritorno alla normalità e quindi il subentro dell'amministrazione competente in via ordinaria.

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