Chi è Mattia Santori, il volto pubblico del movimento delle Sardine

Politica

Bolognese, 32 anni, impiegato part-time in una società di ricerca nel settore dell’energia, è il portavoce ufficioso del fenomeno. Durante gli studi all’università (Scienze politiche, poi Economia e diritto) ha conosciuto gli amici con cui ha lanciato la mobilitazione

Trentadue anni, bolognese, le giornate divise a metà tra un lavoro in azienda e l’impegno nel sociale e nello sport. Mattia Santori è il volto pubblico e il portavoce ufficioso delle Sardine (CHI SONO), il movimento nato il 14 novembre scorso in piazza Maggiore a Bologna (FOTO) per sfidare la presenza del leader della Lega Matteo Salvini, che si trovava in città per il lancio della candidatura di Lucia Bergonzoni alla presidenza dell’Emilia-Romagna. Da lì i raduni si sono moltiplicati un po’ ovunque, da Napoli e Milano passando per Mantova, Salerno, Catania e Perugia. L’ultima piazza “conquistata” è stata quella di Torino, il 10 dicembre. Sabato 14 dicembre la prova del fuoco a Roma, in piazza San Giovanni.

Gli studi e il lavoro

Santori, ideatore delle Sardine con altri tre amici e oggi una sorta di "coordinatore" dei tanti movimenti locali, è nato nel capoluogo emiliano nel 1987. Dopo il diploma all’istituto alberghiero Bartolomeo Scappi di Castel San Pietro Terme, si è iscritto all’Università di Bologna: prima la triennale in Scienze politiche, poi la magistrale in Economia e diritto, dove si è laureato con una tesi dal titolo “Il fantasma del Tav spaventa le grandi opere italiane. Consenso e partecipazione nelle politiche infrastrutturali del nostro Paese”. Oggi Santori è impiegato part-time in una società di ricerca che lavora nel settore dei mercati energetici. Il resto della giornata la dedica al sociale come istruttore sportivo.

“Mai in politica”

Santori ha lanciato il movimento delle Sardine - il nome arriva dall’idea di "non abboccare" e di riempire le piazze fino a essere stretti come sardine, appunto - insieme a tre amici, suoi coinquilini al tempo dell’università: Andrea Garreffa, 30 anni, Roberto Morotti, 31 anni, e Giulia Trappoloni, 30 anni. Nonostante il successo delle decine di migliaia di persone mobilitate in tante città d’Italia, per il momento le velleità politiche sue e delle altre Sardine terminano nelle piazze dove sono nate. Meglio lasciare il mestiere a chi lo sa fare, o dovrebbe saperlo fare. “Abbiamo sempre detto - ha ribadito il 32enne in una intervista a Repubblica - che non vogliamo creare una forza politica. Per questo temiamo i sondaggi che ci lanciano nella stratosfera. Vogliamo invece riconoscere la competenza della politica. Io farei follie per diventare assessore allo Sport nella mia Regione, ma non ne sarei in grado”.

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