Come funzionano le elezioni provinciali e quando si vota

Politica
Lo spoglio dei voti per l'elezione di un consiglio provinciale (Fotogramma)
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Per effetto della riforma Delrio del 2014, presidente e Consiglio provinciale vengono ora eletti in modo indiretto. In 10 grandi aree urbane la provincia è stata invece sostituita dalla città metropolitana. Ecco come si vota per questi enti nel nuovo assetto

Le province, le loro funzioni e le modalità di elezione degli organi provinciali sono state profondamente modificate con la legge Delrio del 2014 sul riordino degli enti amministrativi, che ha anche istituito le città metropolitane. Le province e le città metropolitane sono state definite “enti di area vasta”. Gli organi delle province - il presidente della provincia e il consiglio provinciale - sono diventati organi elettivi di secondo grado. La loro elezione non è più diretta, quindi, ma spetta ai sindaci e ai consiglieri dei comuni della provincia. È indiretta anche l'elezione degli organi delle città metropolitane. Ecco come funziona il voto per province e per città metropolitane.

Quali sono gli organi delle province

Nelle nuove province le Giunte provinciali sono abolite. Restano quindi come organi il Consiglio provinciale e il presidente della provincia, a cui si aggiunge l’Assemblea dei sindaci, composta dai primi cittadini di ogni comune e presieduta dal presidente della provincia, che ha poteri consultivi. Per tutti questi incarichi non sono previste indennità aggiuntive. Il Consiglio provinciale è l'organo legislativo, di indirizzo e controllo, approva regolamenti, piani, programmi e approva o adotta ogni altro atto che gli sottopone il presidente della provincia. Ha poi potere di proposta dello statuto e poteri decisori finali per l'approvazione del bilancio. Il presidente della provincia è l’organo esecutivo, convoca e presiede il consiglio provinciale e l'assemblea dei sindaci.

Come viene eletto il presidente della provincia

Il presidente della provincia è eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali della provincia, dura in carica 4 anni e deve essere un sindaco il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni. In caso di cessazione dalla carica di sindaco, decade anche dalla carica di presidente della provincia. Il voto è ponderato in base a un indice di ponderazione, i cui criteri di determinazione sono fissati nell'allegato A della legge 56/2014, che tiene conto della popolazione di ciascun comune e del rapporto tra questa e la popolazione della provincia.

Come viene eletto il consiglio provinciale

Anche il Consiglio provinciale è composto e viene eletto da sindaci e da consiglieri comunali dei comuni della provincia, dura però in carica due anni ed è composto dal presidente della provincia e da sedici componenti nelle province con popolazione superiore a 700.000 abitanti, da dodici componenti nelle province con popolazione da 300.000 a 700.000 abitanti, da dieci componenti nelle province con popolazione fino a 300.000 abitanti. Anche in questo caso la cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere provinciale.

Come viene eletta e cos'è l’assemblea dei sindaci

L'assemblea dei sindaci, costituita dai sindaci dei comuni appartenenti alla provincia, ha poteri propositivi, consultivi e di controllo. Adotta o respinge lo statuto proposto dal consiglio e le sue successive modificazioni con i voti che rappresentino almeno un terzo dei comuni compresi nella provincia e la maggioranza della popolazione complessivamente residente.

Come si vota per le province in Trentino

Le disposizioni sulle province della legge Delrio non si applicano alle province autonome di Trento e di Bolzano e alla regione Valle d'Aosta, che non ha province. In Trentino i sistemi elettorali delle due province autonome funzionano in modo diverso. Gli elettori della provincia di Trento possono votare il candidato presidente della provincia e scegliere una delle liste a lui collegate (non è ammesso il voto disgiunto), e sono previste due preferenze. Le elezioni sono a turno unico, i seggi sono distribuiti con metodo proporzionale. I consiglieri provinciali da eleggere sono 35. Un seggio è riservato alla minoranza linguistica ladina. A Bolzano non esiste invece l’elezione diretta del presidente della provincia: viene scelto dopo le elezioni con un voto del consiglio provinciale. Il sistema di voto è in sostanza proporzionale per l'assegnazione dei seggi a ciascuna lista: si divide il totale dei voti validi riportati da tutte le liste per il numero dei consiglieri assegnati (35), aumentato di due (quindi 37), ottenendo così il quoziente elettorale. Ogni elettore può esprimere fino a quattro preferenze per i consiglieri.

Cosa sono le città metropolitane

La legge Delrio ha inoltre introdotto le città metropolitane, che a partire dall'1 gennaio 2015 hanno sostituito l’ente provincia in dieci città capoluogo: Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. A queste si aggiungono le città metropolitane istituite dalle regioni a statuto speciale Sicilia e Sardegna, ovvero Palermo, Catania, Messina e Cagliari. Il territorio di queste aree urbane coincide con le precedenti province. Sono organi della città metropolitana il sindaco metropolitano, il Consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana.

Come vengono eletti gli organi delle città metropolitane

Il sindaco metropolitano, con funzioni del tutto analoghe a quelle del presidente della provincia, non viene eletto ma è di diritto il sindaco del comune capoluogo. Il Consiglio metropolitano, come il Consiglio provinciale, è un organo elettivo di secondo grado, per cui hanno diritto di elettorato attivo e passivo i sindaci e i consiglieri comunali. Il numero di consiglieri varia in base alla popolazione residente (minimo 14 e massimo 24 consiglieri), scelti con un sistema proporzionale per liste. Il Consiglio dura in carica cinque anni, ma in caso di rinnovo del consiglio del comune capoluogo, si procede comunque a nuove elezioni del consiglio metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del nuovo sindaco. La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere metropolitano. Il Consiglio è l’organo legislativo dell’ente. Infine, la conferenza metropolitana è composta dal sindaco metropolitano, che la presiede, e dai sindaci dei comuni della città metropolitana. Come l’assemblea dei sindaci nelle province, ha potere consultivo.

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