Sono nove gli aspiranti sindaci della città, tra i quali anche il Primo Cittadino uscente Luigi Brugnaro. Le urne si aprono alle 7 e si chiudono alle 23 di domenica 20 settembre, mentre il giorno successivo si può votare dalle 7 alle 15. Previsto un piano anti contagio. Se nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta si andrà al ballottaggio tra i due più votati
Domenica 20 e lunedì 21 settembre anche i cittadini di Venezia tornano alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco della città, oltre che per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari e per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del nuovo presidente della Regione Veneto (LA GUIDA). I 205.710 elettori residenti nel territorio comunale di Venezia riceveranno quattro schede di diverso colore, mentre sono nove i candidati che aspirano a diventare Primo Cittadino, tra i quali anche l’uscente Luigi Brugnaro. Sul sito del Comune del capoluogo Veneto è stata predisposta una sezione con informazioni e Faq sulla tornata elettorale.
Quando si vota
I seggi aprono dalle 7 fino alle 23 di domenica 20 settembre e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 settembre. Le sezioni di voto, comprese quelle ospedaliere, sono 257: 82 nella Municipalità di Mestre Carpenedo, 67 a Venezia Murano Burano, 38 a Chirignago Zelarino, 26 a Marghera, 23 a Favaro Veneto, 21 a Lido Pellestrina. I 205.710 elettori sono composti di 97.549 uomini e 108.161 donne. Di questi 104 sono ultracentenari e 1.568 votano per la prima volta nella loro vita. Lo spoglio dei voti inizia già lunedì 21 settembre, dopo la chiusura delle urne, per quanto riguarda il referendum costituzionale e il voto regionale, il 22 settembre invece sarà il turno delle elezioni per il Comune e le 6 Municipalità.
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Il sistema elettorale
La legge elettorale delle elezioni amministrative è di tipo maggioritario per l’elezione del sindaco e proporzionale per la ripartizione dei consiglieri. A Venezia, città con più di 15mila abitanti, è previsto il ballottaggio tra i due candidati con più voti nel caso in cui nessuno dovesse ottenere la maggioranza assoluta al primo turno. Al candidato sindaco vincitore viene attribuito il 60% dei seggi. Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 36 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi. Ciascun candidato può essere collegato a una o più liste.
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Come si vota
Agli elettori vengono consegnate quattro schede di colore diverso: celeste per il referendum costituzionale, verde per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del presidente della Regione Veneto, azzurro per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del sindaco e rosa per il rinnovo dei Consigli di Municipalità e i rispettivi presidenti. Per quanto riguarda l’elezione del Consiglio comunale e del sindaco è previsto il voto disgiunto, ossia si può scegliere una lista diversa da quella collegata al candidato Primo Cittadino che si vuole votare. L’elettore può esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere, quindi un uomo e una donna.
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Chi sono i candidati
Corrono per ricoprire il ruolo di sindaco di Venezia nove candidati.
Pier Paolo Baretta, nato a Cannareggio e vissuto a Zelarino, Chirignago e Mestre, ha rappresentato Venezia in due legislature sia da deputato sia da Sottosegretario all’Economia. Lo sostengono il Partito Democratico, Venezia è Tua, Svolta in Comune, Verde Progressista e Idea Comune.
Luigi Brugnaro è il sindaco uscente della città che si ripresenta per un secondo mandato. Nel suo sito si legge: “Il grande progetto per le Città di Venezia continua. Partecipa anche tu”. Presidente di Confinustria Venezia dal 2009 al 2013, è stato anche presidente di Assolavoro e delegato per il Veneto dell’Expo 2015. La sua coalizione è formata dalle liste: Fratelli d’Italia, Le Città, Lega-Salvini, Luigi Brugnaro Sindaco e Forza Italia.
Alessandro Busetto è RSU all'Università Ca Foscari di Venezia e coordinatore del sindacato CUB della provincia. Si candida con la lista del Partito Comunista dei Lavoratori.
Maurizio Callegari è il candidato di Italia Giovane Solidale. Sulla sua pagina Facebook si legge: “Maurizio Callegari Sindaco è la lista alternativa per Venezia che unisce le partite IVA ad un bisogno di cambiamento che la politica fino ad oggi non è riuscita a soddisfare”.
Marco Gasparinetti, giurista e attivista di 56 anni, nato a Udine ma “veneziano d’adozione” è sostenuto dalla lista civica Terre e Acqua 2020. Per 30 anni alla Commissione Europea si è occupato di tutela dei consumatori, accesso alla giustizia e protezione dei dati personali. Nel 2014 ha fondato la piattaforma civica e apartitica Gruppo25aprile.
Giovanni Andrea Martini è il candidato della lista Tutta la Città insieme. Presidente della Municipalità di Venezia, Murano e Burano, nel 2019 ha portato a Strasburgo un'interrogazione al Parlamento Europeo sul tema inquinamento e salvaguardia della laguna di Venezia.
Marco Sitran, avvocato, si candida con la Lista Civica Sitran. Sul suo sito si legge: “Salva Venezia e salverai il mondo”. Tra gli obiettivi del suo programma propone agevolazioni fiscali per artigianato e imprese di qualità, riqualificazione dei trasporti e della mobilità e lotta all’abusivismo.
Sara Visman è la candidata del Movimento 5 Stelle e consigliera comunale uscente. Muranese di 54 anni è titolare di un’impresa artigiana. Sul sito GrilliVenezia di legge che la sua attenzione si concentra su: difesa dell’ambiente, i diritti civili, la sicurezza, la difesa della residenzialità a Venezia e, di riflesso, la necessaria e improrogabile gestione dei flussi turistici.
Stefano Zecchi si presenta con il Partito dei Veneti. “Sono qui perché questo partito - si legge sul sito - ha fatto una scelta di campo molto precisa per Venezia e la terraferma: l’autonomia”. Filosofo e scrittore è stato assessore alla cultura al comune di Milano dal 2005 al 2006.