Intesa su Dl Sicurezza, via multe milionarie a Ong e ampliamento permessi speciali
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e gli esponenti della maggioranza, il 30 luglio 2020, hanno trovato un accordo su un nuovo testo che superi i Decreti sicurezza di Matteo Salvini. Tra i punti: riviste le multe per le Ong, possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all'anagrafe comunale, revisione del sistema di accoglienza Siproimi, dimezzamento dei tempi di trattenimento nei Cpr, intervento sulla “tenuità del fatto” riguardo le ipotesi di violenze a pubblico ufficiale
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e gli esponenti della maggioranza, nella serata del 30 luglio 2020, hanno trovato un accordo su un nuovo testo che superi i Decreti sicurezza di Matteo Salvini. Ecco le novità
L'intesa sul nuovo testo
Tra i punti nuovi si segnala la cancellazione delle multe milionarie alle navi Ong: ritornano nella prima formulazione tra 10mila e 50mila euro
Il Decreto Sicurezza di Salvini
Nell’intesa, spiegano fonti di maggioranza, le multe per le Ong che violano la normativa nelle operazioni di ricerca e soccorso restano: non ci sono più le sanzioni amministrative, ma si torna al codice della navigazione. In particolare, all'articolo 1102 che prevede l'arresto fino a due anni e una multa, il cui importo è stato modificato rispetto alla previsione originale, da 10mila a 50mila euro. Sia l'arresto sia le multe saranno comminati all'esito del processo
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L’intesa prevede poi la possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all'anagrafe comunale
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C’è poi l'allargamento della possibilità di accedere alla protezione umanitaria
Cosa prevede il Decreto Sicurezza bis di Salvini
Nel testo trova spazio l'ampliamento dei permessi speciali a chi rischia di subire “trattamenti inumani e degradanti” nel proprio Paese, a chi necessita di cure mediche, a chi proviene da Paesi in cui sono avvenute "gravi calamità”
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C’è poi il dimezzamento dei tempi di trattenimento nei Cpr (da 180 a 90 giorni)
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Prevista anche la revisione del sistema di accoglienza Siproimi, limitato da Salvini ai soli rifugiati
I dubbi di Mattarella sul Decreto Sicurezza bis
Nel nuovo testo sono previsti due livelli, uno di prima assistenza e l'altro anche con l'integrazione
Previste anche strutture con piccoli numeri gestite da Comuni e allargate ai richiedenti asilo
Nell’intesa anche la convertibilità dei permessi di soggiorno in permessi per motivi di lavoro
Accordo anche su una criticità che, insieme all'ammenda amministrativa fino a 1 milione di euro per chi salva i migranti, era stata sollevata da Sergio Mattarella: il nuovo testo, infatti, prevede l'intervento sulla “tenuità del fatto” riguardo le ipotesi di violenze a pubblico ufficiale
Il testo sarà sottoposto all'attenzione delle autonomie locali, ma per l'approvazione in Consiglio dei ministri e l'avvio dell'iter di conversione bisognerà aspettare settembre, con la ripresa dei lavori parlamentari
L’intesa è stata trovata al quinto incontro al Viminale, dopo un percorso non facile
All’inizio le posizioni tra le diverse forze della maggioranza erano divaricate: Pd, LeU e Iv spingevano per un forte segnale di discontinuità con i provvedimenti firmati da Salvini, mentre i Cinquestelle - che all'epoca dei decreti governavano con la Lega - volevano limitarsi ad accogliere i rilievi espressi dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Dopo il primo incontro, la posizione del Movimento si è “ammorbidita” aprendo alle modifiche più sostanziali chieste dagli alleati
Lamorgese, con l'Ufficio legislativo del Viminale, ha quindi messo a punto una bozza di decreto che è stata via via integrata cercando di trovare un punto di mediazione tra le richieste dei partiti . E giovedì sera, 30 luglio 2020, c'è stato il via libera “politico”
I Decreti sicurezza di Salvini avevano introdotto, tra l'altro, multe fino a un milione di euro per le navi umanitarie che entravano in acque italiane violando la legge
Avevano poi praticamente cancellato la protezione umanitaria ed eliminato i richiedenti asilo dal Sistema di accoglienza promosso con i Comuni (l'ex Sprar, diventato Siproimi)