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Elezioni regionali, il centrosinistra trionfa in Emilia-Romagna e si riprende l'Umbria

Politica
©Ansa

In Emilia-Romagna netto successo di Michele de Pascale su Elena Ugolini, mentre in Umbria Proietti ha avuto la meglio sulla governatrice uscente Tesei. Forte affermazione del Pd, male i 5 stelle. Nel centrodestra Forza Italia sorpassa la Lega. FdI consolida lo scarto sugli alleati ma perde terreno. Molto bassa l'affluenza

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L’ultima tornata di elezioni regionali del 2024 si è conclusa con un doppio successo del centrosinistra, che ha trionfato in Emilia Romagna andando ben oltre le previsioni della vigilia e si è preso anche l'Umbria dove il risultato era decisamente meno scontato. Il Pd esulta per le percentuali dem definite "straordinarie" dalla segretaria Elly Schlein mentre il Movimento 5 stelle riflette su un risultato ancora una volta deludente nei territori. Anche in questa occasione è pesata la disaffezione degli elettori: la tornata elettorale - seppur in due giorni - è stata dominata dall'astensionismo. In Emilia Romagna quello del non-voto si può addirittura definire il primo partito: si è espresso solo il 46,42% degli aventi diritto. Un calo enorme, del 21%, rispetto alle precedenti regionali quando si recò ai seggi il 67,27% degli elettori. Poco meglio è andata in Umbria dove ha votato il 52,3%, comunque un dato ben al di sotto della precedente consultazione dove l'asticella si fissò al 64,69% (I RISULTATI IN EMILIA-ROMAGNA - I RISULTATI IN UMBRIA).

L’analisi del voto

"Uniti si vince", ha commentato a caldo Elly Schlein che da Bologna, dopo aver festeggiato la vittoria - chiarissima sin dagli exit poll - di Michele de Pascale si è spostata a Perugia per celebrare l'exploit di Stefania Proietti che ha strappato la guida della regione alla candidata uscente del governo di centrodestra dell'Umbria, Donatella Tesei. Una vittoria, quella umbra, assai più sofferta rispetto all'Emilia Romagna e che nelle letture degli opinionisti segnala un trend interessante per il centrosinistra che sicuramente farà aprire una riflessione nelle fila del centrodestra guidato dal partito di Giorgia Meloni. Fratelli d'Italia infatti, spiega il direttore di Youtrend Lorenzo Pregliasco, "cala rispetto a europee e politiche, pur essendo superiore rispetto alle ultime regionali, quando ancora non c'era stato l'exploit meloniano". Da notare inoltre il sorpasso di Forza Italia alla Lega sia in Umbria che in Emilia Romagna. Conciso il commento del leader della Lega Matteo Salvini: “Gli elettori hanno sempre ragione".

Pd esulta

Certamente è il Pd il vero vincitore della competizione: quasi doppiato Fratelli d'Italia in Emilia Romagna (42,94% contro 23,74%) ma molto avanti anche in Umbria (oltre il 30% dei dem contro il 19,44% di FdI). Le percentuali "bulgare" di de Pascale confermano la bontà della scelta di tenere unita la coalizione, dai Cinque stelle a Renzi. La sintesi del voto conferma indiscutibilmente che il Pd è la vera forza del centrosinistra. Nel fronte dei Cinque stelle si pensa più alla Costituente. Il leader Giuseppe Conte parla di "vittoria strepitosa" di Stefania Proietti e sottolinea come la destra "si possa battere con interpreti seri, responsabili, convincenti e con un progetto credibile e concreto". Laconico il messaggio di Matteo Renzi: "Il centrosinistra unito vince. Il centrosinistra diviso perde. Lo dice la matematica da sempre, lo conferma la politica oggi”. Intanto Michele de Pascale si rimbocca le maniche e lancia segnali di collaborazione alla premier chiedendogli un incontro in tempi rapidi: "c'è stato un anno mezzo di polemiche politiche, di scontri, di attacchi, a volte anche di notizie false, ora - ha sottolineato - serve uno scatto repubblicano, serve che il presidente della Regione Emilia-Romagna e la presidente del Consiglio stringano un patto repubblicano, questa terra ne ha bisogno”.

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Il voto in Emilia-Romagna

Il campo larghissimo ha trionfato in Emilia-Romagna con il traino del Pd. Il partito principale della coalizione è andato a valanga cannibalizzando la coalizione e prendendo il 43%, più di tutto il centrodestra messo insieme. Un risultato che si farà sentire nei futuri equilibri politici della Regione, visto anche il fatto che Avs non è esplosa (5%) e il M5s è rimasto poco sopra il 3%. A livello di coalizioni sia il centrosinistra in versione extralarge, sia il centrodestra hanno sostanzialmente tenuto le posizioni delle Europee di giugno, con il margine che si è leggermente allargato in favore del Pd e dei suoi alleati: Michele de Pascale ha vinto in tutte le province ad eccezione di Piacenza. Con un divario particolarmente marcato nei grandi centri: a Bologna, città che è stata al centro delle polemiche per gli scontri delle settimane scorse, il centrosinistra ha più che doppiato il centrodestra. Anche l'effetto alluvione auspicato dal centrodestra, con le critiche per la mancanza di pianificazione e di manutenzione dell'era Bonaccini non c'è stato: nelle due province più colpite nei mesi scorsi dal maltempo, come il Bolognese e il Ravennate, il centrosinistra vince senza problemi. E in una dinamica speculare a quella del centrosinistra, anche qui è Fratelli d'Italia che egemonizza la coalizione, con il 24%, lasciando al 5% i due alleati, Lega e Forza Italia.

Centrodestra perde terreno

I dati andranno analizzati con calma nel centrodestra: infatti, la premier Meloni si limita a riconoscere la sconfitta augurando buon lavoro ai nuovi governatori auspicando "collaborazione", mentre la linea del partito è ricordare che questo triplo scontro regionale - iniziato dalla Liguria - è finito "2 a 1”. Forza Italia sorpassa la Lega. Che invece tracolla rispetto alle scorse Regionali, in Emilia Romagna come in Umbria. E comunque fatica, anche se il paragone è con le scorse Europee. Fratelli d'Italia consolida lo scarto rispetto agli alleati, ma perde terreno rispetto alla tornata di giugno. "Nessuno scontro nel governo", è il refrain. Ma in Transatlantico si parla già di una nuova stagione che vada a rimodulare le scelte dei candidati per le prossime elezioni, in ragione del peso specifico dei singoli partiti. Il faro, nelle ore dello spoglio, è sull'Umbria. E soprattutto è puntato su Matteo Salvini, che, all'indomani della sconfitta in Sardegna, "aveva forzato" sulla candidatura di bandiera dell'uscente Donatella Tesei, si ragiona in ambienti di maggioranza.

Michele de Pascale con llo sfondo di piazza Santo Stefano Bologna/ 15 novembre 2024 ANSA/MAX CAVALLARI

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Le prossime sfide

Tra le fila di FdI si parla con convinzione di un nuovo corso nella contrattazione tra alleati sulle Regionali. Con importanti Regioni che si preparano a votare nel 2025, l'impressione è che Fratelli d'Italia possa far valere con convinzione il suo peso specifico nella scelta dei candidati, anche giocando a braccio di ferro laddove necessario. Non dovrebbe essercene bisogno in Campania e Puglia, ma in Veneto sì. Ed è proprio la Regione del Nord-Est che si prepara a essere il nuovo campo di tensioni interne alla coalizione di centrodestra. Con la Lega che difficilmente mollerà la presa, anche se non potrà ricandidare Luca Zaia. In FdI si riflette anche sul risultato del partito. La linea, per ora, è quella del silenzio. Le dichiarazioni sono poche e Giorgia Meloni usa parole istituzionali per commentare il voto. Parla da presidente del Consiglio, dopo una campagna elettorale giocata in prima in linea. C'è chi, invece, non nasconde la soddisfazione, nonostante il dispiacere per il risultato della coalizione. "Forza Italia si consolida come seconda forza del centrodestra, non solo al Sud ma anche al Centro-Nord", è la riflessione più diffusa tra i parlamentari azzurri.

Operazioni di voto per l'elezione del presidente della Regione a Carbonia, 25 Febbraio 2024. ANSA / FABIO MURRU (seggio, generica, simbolica, elezioni, voto, sardegna, urne, scheda, uomo, maschio, mano)

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I risultati definitivi

Emilia-Romagna: 4529 sezioni su 4529. Votanti: Totali 1.660.042 (46,42%).

  • De Pascale Michele 922.150 - 56,77%
  • Ugolini Elena 650.935 - 40,07%
  • Serra Federico 31.483 - 1,94%
  • Luca Teodori 19.831 - 1,22%

Umbria: 1000 sezioni su 1000. Votanti: 366.830 (52,30%).

  • Proietti Stefania 182.394 - 51,13%
  • Tesei Donatella 164.727 - 46,17%
  • Rizzo Marco 3.946 - 1,11%
  • Leonardi Martina 1.901 - 0,53%
  • Pasquinelli Moreno 993 - 0,28%
  • Paolone Giuseppe 866 - 0,24%
  • Fiorini Elia Francesco 840 - 0,24%
  • Tritto Giuseppe 837 - 0,23%
  • Pignalberi Fabrizio 253 - 0,07%
Perugia-STEFANIA PROIETTI,  candidata della sinistra , Azione e 5stelle (Perugia - 2024-11-11, emanuela bianconi) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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