Live In Roma, ministra Calderone: "Governo precarizza lavoro? Non è vero"

Politica

A Sky TG24 Live In Roma, in diretta dalle Corsie Sistine, l'intervista alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali. "Quando si parla di occupazione non esistono ricette immediate con soluzione immediate. Bisogna fare investimenti, cambiare l'assetto dei servizi, favorire domanda e offerta", ha detto Calderone. E sulla sicurezza sul lavoro: "Bisogna responsabilizzare le imprese"

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A Live in Roma si è tratatto anche il tema del lavoro con la ministra Marina Elvira Calderone che prima di salire sul palco era alla Camera per i lavori del Ddl Lavoro e domani ci sarà il voto. In aula le opposizioni e fuori i sindacati protestano sulle misure contenute in questo provvedimento che dicono crei lavoro povero e lavoro precario. E non escludono la prospettiva di uno sciopero generale. “Io rispondo dicendo che mi stupirei se le opposizioni dicessero che il ddl lavoro per loro va bene", replica la ministra. "Ognuno fa il suo lavoro e io ho imparato a capire che nel gioco della politica ognuno ha una sua finalità e una sua visione. Io sono più stupita quando sento commenti di parte sindacale in cui si iscrive a un testo come quello del ddl lavoro una serie di valutazioni che non sono tecniche e non rispondono al dettato delle norme che noi abbiamo scritto". In questo periodo storico, aggiunge Calderone, "non credo si possa dire che il governo stia attuando una una politica di precarizzazione rispetto al mondo del lavoro. I numeri non dicono questo ma il contrario perché aumentano i contratti a tempo indeterminato". LIVE IN ROMA 2024 - LA DIRETTA

Calderone: "Sì a manifestazioni ma cercare soluzioni"

Le polemiche dei sindacati possono far temere per un "autunno caldo" pieno di manifestazioni e proteste. "Io credo che sia giusto consentire a tutti di manifestare pacificamente il proprio pensiero e io non sono preoccupata del fatto che ciò avvenga perché è un esercizio democratico", commenta la ministra. "Poi - aggiunge - è anche importante rapportarsi ai problemi cercando soluzioni. lo abbiamo fatto quando abbiamo affrontato crisi complesse come la crisi di Ilva. Io credo che le norme che andremo ad approvare domani del ddl lavoro diano la dimensione del fatto che il mondo del lavoro è in cambiamento e noi dobbiamo abituarci ai cambiamenti”. Il dialogo sociale, a detta della ministra Calderone, è un elemento importante: “Io non sono mai stata chiusa al confronto, abbiamo accompagnato norme importanti come quella della patente a crediti nel settore edile con un percorso di confronto costante e continuo con le parti sindacali. Nel documento approvato nel G7 abbiamo convenuto sull’importanza del dialogo sociale e come ho detto ai sindacati è mio preciso impegno trovare percorsi di confronto anche se non sempre di condivisione”

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Morti sul lavoro: "Responsabilizzare le imprese"

I dati relativi al mese di agosto confermano il trend positivo sull'occupazione. Perché però l'Italia continua a essere il fanalino di coda in Europa? "Quando si parla di occupazione - commenta Calderone - non esistono ricette immediate con soluzione immediate. Bisogna fare investimenti, cambiare l'assetto dei servizi, favorire domanda e offerta". L'importante è anche investire "nelle politiche attive che facciano della formazione il punto di partenza e di arrivo di tutte quelle che sono le esperienze lavorative e gli investimenti delle aziende. Noi dobbiamo programmare ed essere in grado di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro di oggi ma anche di quello che verrà altrimenti saremo sempre alla rincorsa". Quando si parla di formazione anche quella alla sicurezza è fondamentale ed è una nota dolente in un periodo in cui la cronaca ci presenta troppi casi di morti sul lavoro. La patente a crediti che ha debuttato da poco cerca proprio di garantire più sicurezza nei luoghi di lavoro e sui cantieri. Per la ministra Calderone “il primo bilancio è positivo perché il sistema studiato e messo in campo ci permette di dire che tra l'autocertificazione e la patente che viene rilasciata con l’accesso al portale dell’ispettorato del lavoro abbiamo 320mila aziende che sono già entrate nel circuito rispetto a quella che era la nostra previsione di circa 800mila alla fine del periodo, e siamo ancora nei primi 7 giorni. C’è una risposta importante da parte del settore in termini di assunzione delle responsabilità. Anche una sola vita è importante”.

 

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