Tajani: "Forza Italia autonoma, basta calunnie su Marina Berlusconi"

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Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani intervistato da La Repubblica dibatte sui temi del momento: armi a Kiev,  alleanze politiche e connessioni all'interno del partito

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Ribadisce la stabilità di governo Antonio Tajani e, intervistato da Repubblica, fa un punto su alleanze, prospettive, opportunità. In particolare, sulle armi a Kiev, il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri ribadisce la linea nazionale, precisando che Forza Italia si è opposta all’emendamento sulla fine delle restrizioni dell’utilizzo delle armi in territorio russo e che Salvini non ha mai votato contro il governo, ma che comunque sono la premier e il ministro degli Esteri a determinare la linea. “Abbiamo mandato nove pacchetti. Zelensky ci chiede i Samp-T, noi glielo forniamo” dichiara e al tempo stesso nega un aiuto diminuito alla risoluzione del conflitto. “(La diplomazia) non sta fallendo, dirlo è troppo tranchant… In America si vota tra due mesi, il tempo è poco, ma in generale vedo uno spazio per una conferenza di pace e per qualche passo avanti” spiega pur ribadendo la posizione neutrale nei confronti dei due candidati alle presidenziali americane. 

I rapporti con Marina Berlusconi

Anche sul rapporto con Marina Berlusconi, Tajani parla di sostegno e non di indirizzo coatto da parte della presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore. Tajani nega inoltre ogni forma di ingerenza sulla linea politica di partito o di velleità della stessa Marina Berlusconi a diventare segretario del partito e parla di un dialogo disteso con lei. 

Tajani e giornalista Rai

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L'amicizia con Letta, l'opinione su Salvini

Tajani conferma anche l’amicizia con Gianni Letta, che “è un caro amico, spesso mi da ottimi consigli”. E su Salvini si augura l’assoluzione rimandando in ogni caso alla sentenza definitiva e sottolineando l’impossibilità di trovare un fondamento giuridico nell’accusa dei pm, finalizzata a ribaltare una scelta politica e non a determinare un reato. Esclude inoltre un rimpasto di governo, non ipotizzando nuovi arrivi in Forza Italia e non dichiarandosi altresì stupito sul passaggio di Carfagna e Gelmini con Lupi.

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