Meloni riceve premier britannico Starmer: "Intensificare lotta a traffico esseri umani"

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Meeting a Villa Doria Pamphilj a Roma: questo è il terzo faccia a faccia tra i due nel giro di pochi mesi, dopo il vertice Nato a Washington e lo European Leaders Summit in Inghilterra. "Io e Starmer siamo daccordo suol fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove per la gestione dei migranti, per questo abbiamo parlato del protocollo Italia-Albania", ha dichiarato la premier

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Migranti, economia e guerra in Ucraina. Questi sono alcuni dei temi al centro dell'incontro andato in scena tra la premier Giorgia Meloni e il suo omologo britannico Keir Starmer a Villa Doria Pamphilj, a Roma. Questa è la terza volta che i due si incontrano in pochi mesi, dopo il vertice Nato a Washington e lo European Leaders Summit in Inghilterra. "Molto contenta di accogliere a Roma per la prima volta il primo ministro Starmer, la visita conferma una collaborazione estremamente solida, i nostri governi lavorano fianco a fianco per cercare risposte strutturate di lungo periodo alle sfide del nostro tempo", ha dichiarato al termine dell'incontro la premier Meloni. 

Il tema migranti

In conferenza stampa la presidente del Consiglio italiana ha dichiarato: "Io e Starmer siamo d'accordo sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove per la gestione dei migranti. Per questo abbiamo parlato del protocollo Italia-Albania su cui il governo britannico ha molta attenzione, abbiamo offerto elementi per comprendere meglio questo meccanismo". Sull'accordo tra Roma e Tirana la premier si è poi soffermata, aggiungendo che "stiamo lavorando a questo progetto con estrema serietà, richiederà ancora qualche settimana ma abbiamo gli occhi del mondo puntati su questa iniziativa. Il modello che il governo italiano ha immaginato di centri per processare le richieste di asilo sotto giurisdizione italiana ed europea in un Paese straniero non era stato sperimentato, se funziona tutti capiscono che c'è una chiave di volta anche per l'elemento di deterrenza ad affidarsi ai criminali", ha sottolineato Meloni. Nessun dubbio per quanto riguarda i diritti umani: "Mi pare di avere ampiamente spiegato che la giurisdizione è italiana ed europea. O si ritiene che la nostra giurisdizione viola i diritti umani dei migranti o questa accusa non trova fondamento", ha dichiarato la presidente del Consiglio rispondendo a una domanda. La premier ha poi evidenziato come ci sia un accordo con l'omologo britannico "nell'intensificare la lotta al traffico i esseri umani unendo molto più gli sforzi di sicurezza, di cooperazione tra forze di polizia e servizi di intelligence, puntando al cuore di questo traffico: follow the money, come avrebbero detto due grandi giudici antimafia Falcone e Borsellino". Su questi temi si è espresso anche il premier britannico: "Avete compiuto notevoli progressi, lavorando alla pari con i paesi sulle rotte migratorie per affrontare i fattori che determinano la migrazione alla fonte e contrastare le reti, e il risultato è che gli arrivi illegali via mare in Italia sono diminuiti del 60% dal 2022", ha dichiarato Starmer.

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La guerra

Sul tavolo dei leader c’è stata anche la questione della guerra, sia in Ucraina che in Medio Oriente, e del Global Compact Air Programme, il progetto dei due Paesi con il Giappone per lo sviluppo del jet di sesta generazione. "Grazie per la tua forte leadership in particolare sull'Ucraina", ha dichiarato Starmer, aggiungendo: "Lavoreremo insieme fianco a fianco per tutto il tempo necessario". Sul tema delle armi a lungo raggio a Kiev resta una certa distanza tra le parti: "Queste sono decisioni che prendono i singoli paesi anche secondo la propria legislazione e la propria costituzione, in Italia questa autorizzazione oggi non è in discussione. Questo non va letto come un indietreggiare sull'Ucraina", ha dichiarato Meloni. Sul tema della guerra a Gaza, la presidente del Consiglio ha dichiarato: "Abbiamo parlato di Medio Oriente, concordato sul fatto che non sia più rinviabile un accordo complessivo basato sulla mediazione portata avanti da Stati Uniti, Egitto e Qatar che prevede la cessata del fuoco immediato a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre così come non è più rinviabile un deciso cambio di passo nell'assistenza umanitaria alla popolazione civile. Siamo in prima linea nello sforzo internazionale per scorgere un'ulteriore escalation nella regione a partire da Libano, abbiamo parlato anche di questo, oggi più che mai è necessaria ovviamente una soluzione politica a duratura della crisi", ha sottolineato Meloni. Per quanto riguarda i jet, invece, i due Paesi si sono espressi positivamente: "Il Global Compact Air Programme serve a sviluppare congiuntamente al Regno Unito e al Giappone un velivolo di caccia di sesta generazione assolutamente all'avanguardia dentro il 2035. È un progetto che chiaramente significa opportunità, crescita, lavoro ma che contribuisce anche a sviluppare l'industria europea della difesa", ha dichiarato Meloni. Anche il primo ministro del Regno Unito ha sottolineato che il "progetto vitale" Gcap contribuirà a "migliorare la capacità militare e industriale". 

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L’economia e i visti

Altro tema fondamentale resta l’economia: l’Italia è ad oggi il dodicesimo partner commerciale del Regno Unito. Un dato in leggero calo rispetto agli anni recenti ma con Starmer che ha però confermato i 450 milioni di sterline di investimenti nella difesa del Regno Unito da parte di due gruppi industriali italiani, Leonardo e Marcegaglia. "L'Italia è già tra i 10 primi partner commerciali del Regno Unito e la sesta maggiore fonte di investimenti stranieri. Tutto questo sostiene la crescita economica, che è la missione numero uno di questo governo e c'è ottimo potenziale per fare di più", ha dichiarato il primo ministro britannico. I due leader potrebbero discutere anche dell’obbligo del visto elettronico a pagamento denominato Eta (Electronic Travel Authorisation) che entrerà in vigore dal prossimo 2 aprile per i cittadini dell’Ue, italiani inclusi. Nel piano presentato dal governo laburista sono presenti anche forme di esenzione per chi ha un visto di lavoro o risiede regolarmente oltremanica. L’estensione dell’Eta varrà anche per i soggiorni di breve durata di vacanzieri provenienti dall’Unione, che prima di arrivare dovranno compilare un modulo online e pagare una somma di denaro pari a 10 sterline, cioè 12 euro, per entrare: in questo modo si potranno compiere più viaggi nel Regno per soggiorni fino a 6 mesi nell’arco di due anni.

Man hold a european union italian passport and a united kingdom flag wallet on white background

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