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Granchio blu, commissario straordinario per l'emergenza è Enrico Caterino

Politica

Nominato ufficialmente questa mattina a palazzo Chigi nel corso di una conferenza stampa alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, rimarrà in carica fino al 31 dicembre del 2026 e avrà a disposizione fondi per 10 milioni di euro

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Rimarrà in carica fino al 31 dicembre del 2026 e avrà a disposizione fondi per 10 milioni di euro. Enrico Caterino, ex prefetto di Rovigo e Ravenna, è stato nominato dal governo commissario straordinario per gestire la grande diffusione del granchio blu nell’Adriatico. Lo ha annunciato il ministro Francesco Lollobrigida in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro Gilberto Pichetto Fratin. "In questa fase nell'Adriatico in particolare" il granchio blu "ha compromesso alcune attività economiche e soprattutto rischia di compromettere l'intero ecosistema marino senza misure strategiche". Con il commissario ci sarà "un salto di qualità". "Chi meglio di sua eccellenza Enrico Caterino già prefetto di Ravenna e reduce dall'esperienza di commissario di Torre Annunziata, persona che ha in sé il valore dell'efficienza, capacità di operare in situazioni complesse", ha aggiunto Lollobrigida, sottolineando che Caterino è "un servitore dello Stato" e che la nomina "è stata condivisa in grande sintonia" tra il ministero dell'Agricoltura e quello dell'Ambiente.

L'emergenza

"Confidiamo che il neocommissario possa avere nel merito i poteri straordinari conferiti dal suo mandato per gli adempimenti necessari e che possa avere a disposizione anche le risorse per indennizzare le imprese colpite dell'Emilia-Romagna, per la raccolta e lo smaltimento del crostaceo. Con l'auspicio che non si generino avvicendamenti di nomine e stalli decisionali come sta capitando purtroppo per la peste suina africana". Così la presidente facente funzioni dell'Emilia-Romagna, Irene Priolo, e l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi. Un'emergenza, ricorda la Regione, per la quale l'Emilia-Romagna ha già messo a disposizione delle imprese della pesca e dell'acquacoltura colpite un milione di indennizzi nel 2023 e un milione nel 2024 per la raccolta e lo smaltimento. "Il Governo ha abituato la nostra Regione a gestire varie emergenze attraverso le figure dei Commissari - aggiungono Priolo e Mammi - Chiediamo in ogni caso che non vengano a mancare le responsabilità in capo alle istituzioni nazionali, comunque chiamate a fare la propria parte in questo caso sui ristori, sulla ricerca e su soluzioni condivise per la sfida contro la proliferazione del granchio blu, una lunga battaglia che intendiamo vincere". 

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La nota di Confeuro

''Auspichiamo che il neo commissario Caterino sappia recuperare il tempo perduto, superando tutti gli ostacoli burocratico-amministrativi tipici della pubblica amministrazione e mettendo in campo interventi convincenti al fine di alleggerire l’emergenza legata al granchio blu, che sta causando gravi danni a numerose attività produttive, all’indotto della pesca e del turismo”. Lo afferma Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, in una nota, commentando la nomina del commissario straordinario per l’emergenza granchio blu. L'associazione augura ''buon lavoro all'ex prefetto di Rovigo e Ravenna, nella speranza possa mettere in campo interventi risolutivi e concreti a contrasto di una realtà allarmante, i cui effetti negativi su economia blu ed ecosistema marino avrebbero iniziato a manifestarsi già da un paio di anni. Un intervallo di tempo forse un po’ troppo lungo, durante il quale il governo nazionale si sarebbe potuto mobilitare certamente prima e con azioni maggiormente mirate e incisive''. 

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