Ilaria Salis: "Parlamento mi difenda se Ungheria chiede la revoca dell'immunità". VIDEO

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La neoeletta eurodeputata di Avs ha parlato con i giornalisti dopo la sua prima riunione nel gruppo The Left a Bruxelles: "Il Parlamento si schieri a difesa dei diritti fondamentali, della presunzione di innocenza e del principio di proporzionalità". E sulla vicenda della casa in Lombardia: "Contro di me solo attacchi per un problema che risale a quando avevo 23 anni, ora ne ho 40"

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"La mia vicenda giudiziaria non si è conclusa. Io godo ora dell’immunità ma l'Ungheria può chiederne la revoca e in quel caso dovrà esprimersi il Parlamento europeo. E io spero e mi aspetto che il Parlamento si schieri a difesa dei diritti fondamentali, della presunzione di innocenza e del principio di proporzionalità". Parla così Ilaria Salis, neoeletta eurodeputata di Avs, parlando ai giornalisti dopo la sua prima riunione nel gruppo The Left a Bruxelles. Salis è imputata in Ungheria per una vicenda del 2023, quando sarebbe stata coinvolta in alcuni attacchi contro militanti di estrema destra. Dopo 15 mesi di detenzione a Budapest ha ottenuto prima i domiciliari e infine la libertà dopo essere stata eletta all’Europarlamento alle elezioni di giugno.

La vicenda della casa occupata

Salis ha risposto anche alle domande dei giornalisti sulla richiesta presentata dal Consiglio regionale della Lombardia per sollecitare il presidente della regione Attilio Fontana ad attivarsi per il pignoramento dello stipendio dell'eurodeputata per un credito di 90mila euro legato al caso di una presunta occupazione abusiva di un immobile risalente al 2008. "Non ho bisogno di difendermi, i movimenti di lotta per la casa cercano di rispondere a un problema che le istituzioni non risolvono. Contro di me solo attacchi per un problema che risale a quando avevo 23 anni, ora ne ho 40", ha detto Salis davanti ai microfoni.

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