Riforme, Meloni: "Italiani dovranno decidere con chi stare"

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La premier, ospite a Milano ai festeggiamenti dedicati al cinquantesimo anno dalla fondazione de Il Giornale, ha spiegato che il risultato delle elezioni europee mostra che "il centrodestra può crescere insieme". La morale? "È che gli italiani ci chiedono di andare avanti"

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"L'esito del voto delle Europee è stato un risultato più importante delle politiche. Dopo quasi 20 mesi di governo il voto degli italiani è stato di

conferma, meditato. Per me è stata una grande soddisfazione perché non è stato facile", così la premier Giorgia Meloni, da Milano, dove ha partecipato ai festeggiamenti dedicati al cinquantesimo anno dalla fondazione de Il Giornale. A colloquio con il direttore Alessandro Sallusti, la Presidente del Consiglio ha poi spiegato di essere "estremamente fiera del risultato della maggioranza". "Si dimostra ancora una volta che il centrodestra può crescere insieme". E ha sottolineato: "Non è vero che se un partito va bene diventa cannibale dell'altro". La morale? "È che gli italiani ci chiedono di andare avanti"(LO SPECIALE DI SKY TG24 SULLE ELEZIONI EUROPEE). E l'esecutivo non intende retrocedere, soprattutto sulle riforme: "Gli italiani dovranno decidere tra chi non vuole cambiare niente e chi vuole cambiare questo Paese".

Le riforme: "Governo andrà avanti"

Proprio sulle riforme, Meloni ha spiegato: "Noi siamo qui per cambiarla questa nazione e tutte le riforme che abbiamo fatto sono riforme economiche". Sull’autonomia differenziata, la premier ha spiegato che "è una norma di responsabilizzazione delle classi dirigenti". Mentre per il premierato "ho già detto che è la stabilità politica a fare la differenza". Per la riforma della giustizia, invece, Meloni ha segnalato "che per tutti gli investitori internazionali con cui mi interfaccio, il problema è quello del malfunzionamento del sistema giudiziario italiano". Il prossimo tema? Sarà "quello della burocrazia", anticipa.

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"Di corsa in Ue su nomine perché accordo fragile"

Mentre sulla situazione nell'Ue, la Presidente del Consiglio, a proposito delle trattative per gli incarichi apicali europei dopo il primo Consiglio europeo informale, ha commentato: "Si è tentato di correre perché i protagonisti si rendono conto che è un accordo fragile". "Ho trovato surreale che alcuni siano arrivati coi nomi senza neanche tentare prima una riflessione su quale fosse l'indicazione cittadini e quale dovesse essere il cambio di passo sulle priorità, io non interpreto la democrazia così, questi sono atteggiamenti che allontanano i cittadini".

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"Per G7 ho voluto un borgo globale"

Poi un passaggio anche sul G7 di pochi giorni fa in Puglia a Borgo Egnazia: "Rivendico di aver organizzato un evento globale" in cui "abbiamo fatto sapere che non possiamo risolvere i problemi che abbiamo se non si riparte dalla nostra storia, dalle nostre tradizioni. Volevo un ‘borgo globale’". Per la premier questo è stato "uno dei G7 meglio riusciti della storia del G7".

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