Ddl Autonomia è legge, critiche da governatori del Sud. Schlein: "Meloni spacca il Paese"

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Il provvedimento, dopo il secondo e definitivo sì alla Camera, è legge. Numerose le reazioni del mondo politico (e non solo). Esultano Salvini, Zaia, Calderoli e Attilio Fontana. Ma nel centrodestra l'autonomia differenziata non piace al presidente della Calabria Occhiuto e al collega della Basilicata Bardi. Il Pd annuncia una raccolta di firme per proporre il referendum contro la legge che definisce “spacca-Italia”. Il Segretario di Stato Vaticano, il card. Parolin, auspica che “non crei ulteriori squilibri”

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Dopo una lunga maratona notturna alla Camera, questa mattina è arrivato il secondo e definitivo sì al disegno di legge sull’Autonomia. L'Aula di Montecitorio ha licenziato il provvedimento con 172 voti favorevoli, 99 voti contrari e 1 astenuto. Numerose le reazioni del mondo politico (e non solo). La nuova legge sull'Autonomia differenziata non piace al presidente della Calabria Occhiuto, forti dubbi del collega di FI e governatore della Basilicata Bardi. Mentre il governatore della Lombardia Fontana, della Lega, anticipa le richieste della sua Regione di giurisdizione esclusiva in materia di sanità e ambiente. Il Pd annuncia intanto di essere pronto alla raccolta di firme per proporre il referendum contro la legge che definisce “spacca-Italia”, “con le altre opposizioni, i movimenti e la società civile". 'L'Italia non è più giusta e forte, ma a rischio”, afferma il presidente della Campania De Luca. Il Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, auspica che l’autonomia “non crei ulteriori squilibri, sia attuata in modo da non creare altre differenziazioni”.

La soddisfazione della Lega, da Calderoli e Zaia

"A dirlo mi tremano le gambe per l’emozione. L'approvazione di oggi è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all'interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese”, scrive il ministro delle Autonomie, Roberto Calderoli. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta sui social: “L'autonomia è legge. Oggi si è fatta la storia di questo Paese, è l'alba di un giorno storico”. Il segretario della Lega Matteo Salvini su Instagram ha pubblicato un post dal titolo “Una giornata storica, l'autonomia è legge” e scrive: “Per un'Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud: dopo tanti anni di battaglie e di impegno, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega ed al governo l'Autonomia richiesta da milioni di Italiani è stata approvata”.

Meloni: “Con l'Autonomia basta assistenzialismo al Sud”

"Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull'autonomia differenziata approvato alla Camera”, ha scritto la premier Giorgia Meloni su X. “Un passo avanti per costruire un'Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull'intero territorio”. In giornata ha aggiunto: "Abbiamo scelto fin dal primo momento di impegnarci per un'Italia più forte e più giusta, assicurando più autonomia, più coesione e più sussidiarietà, che rappresentano i cardini del disegno di legge sull'Autonomia differenziata, ossia l'esatto contrario delle logiche del passato incentrate su politiche meramente assistenziali, soprattutto nel Mezzogiorno".

Attilio Fontana: sanità e ambiente richieste sicure

Per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il fatto che l'Aula della Camera abbia definitivamente approvato il Ddl sull'Autonomia differenziata è "una notizia eccezionale per la Lombardia e per i lombardi che, sette anni fa, con un referendum, avevano espresso in maniera chiara e netta la volontà di andare in quella direzione". "Con l'autonomia avremo più competenze in diverse materie e potremo confermare la nostra capacità amministrativa rendendo ancora più forte la nostra regione. Possiamo dire che la Costituzione ha vinto, ha vinto l’Italia”. E aggiunge che "appena sarà promulgata la legge siamo pronti a inviare le richieste al governo. Sicuramente per due materie importanti: sanità e ambiente" e poi su alcune altre.

Parlamento in seduta comune nell'Aula di Montecitorio per l'elezione di un giudice della Corte Costituzionale, Roma, 11 gennaio 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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I dubbi dei governatori di centrodestra del Sud

Ma dal centrodestra arrivano anche voci scettiche. Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, ha detto: "Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia - Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo - che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto”. Anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia) è dubbioso: "Continuiamo a sostenere" che l'autonomia differenziata "non possa non avere come fattore di riequilibrio dei territori un intervento sulla riduzione dei divari infrastrutturali. Condividiamo inoltre le perplessità già espresse da alcuni esponenti di Forza Italia, come il governatore calabrese, Occhiuto, in ordine all'accelerazione che si è voluto imprimere al processo legislativo, quando si sarebbe potuto migliorare ulteriormente il provvedimento”.

Pd annuncia raccolta firme per referendum contro spacca-Italia  

"Il Pd, insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, è pronto a raccogliere da subito le firme per un referendum contro lo Spacca Italia”, ha detto il capogruppo dem in Senato Francesco Boccia, che già in Aula, rivolto alla maggioranza, aveva preannunciato: "Non ci lasciate altro scampo per una raccolta firme per un referendum che sicuramente boccerà il provvedimento”. La segretaria del Pd Elly Schlein su Instagram aggiunge: "Ci hanno tenuto tutta la notte in Parlamento pur di approvare l'Autonomia Differenziata e brandire lo scalpo del Sud prima dei ballottaggi. E così Fratelli d'Italia si piega all'antico sogno secessionista della Lega. Suggerirei che a questo punto cambiassero il nome in Brandelli d'Italia. O Fratelli di mezza Italia, visto che la stanno spaccando in due. Continueremo a batterci contro l'autonomia differenziata e il premierato insieme alle altre opposizioni”. Anche il M5s e Italia Viva hanno già annunciato che parteciperanno alla raccolta firme per il referendum contro la riforma dell'autonomia differenziata.

Giornalisti e operatori tv all'esterno di Montecitorio in attesa del voto di fiducia alla Camera al governo Draghi, Roma, 18 febbraio 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

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De Luca: Italia non è più giusta e forte ma è a rischio

"No, non è un'Italia più giusta né un'Italia più forte, è un'Italia a rischio”, ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca commentando le parole con cui la premier Giorgia Meloni ha definito il Paese dopo l'autonomia approvata questa notte. "Il Governo - ha detto De Luca - andava di corsa stanotte, loro come sapete soffrono di insonnia. Non sapevano che fare stanotte e hanno approvato questo decreto".

Le parole di Zuppi e Parolin

Oltre al mondo politico sono arrivate anche le parole di esponenti vaticani. Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha detto: “Se vogliamo che durino (le riforme ndr) devono avere un coinvolgimento di tutti, cerchiamo di fare tutti quanti il possibile perché sia così", e "sulla autonomia differenziata abbiamo fatto un documento Ufficiale, quello che dovevamo dire lo abbiamo detto, si vede che non ci hanno preso sul serio, che dobbiamo fare?". Il Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, rispondendo ai giornalisti a margine di un evento in Senato, ha invece detto: "È tutto buono quello che aiuta a fare crescere la solidarietà e quindi l'autonomia differenziata sia attuata in maniera tale da non creare ulteriori squilibri, ulteriori differenziazioni e sperequazioni tra una parte e l'altra dell'Italia". Poi precisa che come Santa Sede tuttavia non ha "una competenza specifica" per intervenire sulle questioni di politica italiana.

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