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Elezioni europee, l’intervista di Maurizio Lupi e Angelo Bonelli a Sky TG24. VIDEO

Politica

Il leader di Noi Moderati e l’esponente di Alleanza Verdi Sinistra sono stati gli ospiti della nuova puntata di “Tribù”, il talk in onda dal lunedì al venerdì in cui i protagonisti della politica italiana si confrontano con giornalisti e commentatori in vista del voto dell’8 e 9 giugno

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Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, e Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, sono stati gli ospiti della nuova puntata di Tribù, il talk con i protagonisti della politica italiana che torna su Sky TG24 in vista del voto dell’8 e 9 giugno.

La condanna all’aggressione a Fico

Il primo tema è stato l’attentato subito dal premier slovacco Robert Fico. “È un fatto di eccezionale gravità – ha detto Lupi – e ci dà ancora molta più responsabilità rispetto a quello che andremo a fare l’8 e il 9 giugno, cioè a votare per il futuro di questa Europa. L’unica risposta a quello che accade è la forza della democrazia e della responsabilità che ognuno di noi rappresenta in Italia, come in tutti i Paesi che aderiscono all’Unione europea, nella diversità delle posizioni ma nella coscienza che non ci si salva da soli e che un’Unione europea più forte può essere l’unica strada per costruire il futuro. Più Italia e più Europa, ancora di più dopo quando è accaduto oggi”. Bonelli, invece, ha detto: “È un fatto estremamente grave che va condannato e va respinto, come la violenza va assolutamente respinta in ogni luogo e a maggior ragione quando c’è anche un confronto politico molto duro. Però dobbiamo essere estremamente responsabili da questo punto di vista e dire con chiarezza che la violenza va messa fuori sempre e comunque. Ci confrontiamo duramente, abbiamo visioni diverse, ma sempre e comunque bisogna essere molto rigorosi e molto attenti per evitare che ci sia una degenerazione di questo tipo”.

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Il caso Liguria

Il secondo tema è stato il caso Liguria, con l’inchiesta che ha investito il governatore Giovanni Toti. “Non ho avuto l’occasione di sentire Toti – ha detto Lupi –. Non cambia il giudizio rispetto a Giovanni, che non solo è un carissimo amico ma dal mio punto di vista è un ottimo presidente della Regione. Sono convinto che potrà rispondere alle accuse che gli sono state rivolte. L’unico appello che faccio è: c’è un’accusa, c’è un’indagine in corso, c’è però una difesa, c’è la presunzione d’innocenza. Si stanno pubblicando, e qui forse qualche riflessione dovremmo farla, non solo gli atti legittimi ma addirittura stralci delle 9mila pagine dell’inchiesta. Si pubblicano foto, si pubblica tutto, in modo che il processo non avviene com’è giusto che sia nei tribunali ma avviene sulle pagine dei giornali, per cui per una versione o un’altra si è già condannati a priori”. “Conoscendo Toti, non credo che in questo momento lui voglia dimettersi. L’unica voglia che ha credo sia quella di chiarire. Credo che la magistratura con responsabilità debba fare la sua parte, ma altrettanto il confronto politico e le istituzioni”, ha aggiunto Lupi. Bonelli ha replicato: “La politica deve fare la politica, l’autorità giudiziaria fa le inchieste. Però la politica deve arrivare anche un po’ prima dell’autorità giudiziaria. Si chiama opportunità, dare un esempio. Se depotenziamo al magistratura è tana libera tutti. Per quanto ci riguarda, il presidente Toti si deve dimettere. Come può esercitare questa funzione con queste gravissime accuse e poi essendo agli arresti domiciliari? Se vuole bene alla sua regione, dovrebbe dimettersi, andare al voto e far decidere ai cittadini e alle cittadine della Liguria quale sarà l’assetto di un nuovo governo che dovrà affrontare queste cose”.

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La riforma della Giustizia

Alla domanda se condivide o meno il progetto di riforma della Giustizia del ministro Nordio, Bonelli ha risposto: “Noi non condividiamo la separazione delle carriere. Non condividiamo un impianto generale che vuole aggredire e depenalizzare i reati contro la pubblica amministrazione, mentre pensiamo che invece si dovrebbe potenziare l’attività investigativa”. “La riforma della Giustizia non è una cosa che c’inventiamo noi – ha replicato Lupi –, è una cosa che serve. Serve al nostro Paese, serve per dare più forza all’istituzione della magistratura e più forza anche alle istituzioni di questo Paese. Questa è la sfida che abbiamo, siamo stati eletti per questo e dovremo approvarla”. 

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Il caso Salis

Altro tema che è stato affrontato, il caso di Ilaria Salis e i domiciliari concessi alla donna italiana detenuta in Ungheria. Sulla possibilità che a determinare la svolta sia stata la candidatura di Salis da parte di Avs alle elezioni europee, Bonelli ha detto: “Penso che la tenacia e la determinazione della famiglia Salis sia stata fondamentale. Se non ci fosse stato il papà di Ilaria, Roberto, a denunciare le condizioni disumane in cui la figlia viveva… solo dopo aver alzato la voce si è intervenuti, solo dopo aver visto quelle immagini”. Bonelli ha ricordato anche l’importanza “dell’iniziativa del papà di prendere una casa a Budapest, pagando anche una cauzione estremamente onerosa”. “Ognuno può darsi i meriti che vuole, mi sembra che l’unica cosa positiva sia il risultato. Non siamo garantisti a corrente alternata, il mio giudizio è stato sempre netto e chiaro. Credo che metterla in politica, quando si tratta di un Paese straniero, sia un errore”, ha detto invece Lupi.

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Superbonus

Riguardo al Superbonus, Lupi ha detto: “Il mio giudizio è di stare al fianco di Giorgetti, basta col Superbonus. È stato uno spreco vergognoso di risorse. Il presidente del Consiglio Conte dovrebbe chiedere scusa”. “Penso che l’emendamento sul Superbonus sia profondamente illiberale, che introduce un elemento di retroattività – ha replicato Bonelli –.  Non è stato fermato solo il Superbonus, sono stati fermati tutti gli ecobonus edilizi. Penso che il Superbonus abbia avuto due problemi: sono stati dati soldi per ristrutturare case a chi i soldi già ce ne aveva tanti, andava introdotto un elemento di equità sociale; doveva esserci un criterio da dove far partire la ristrutturazione, ovvero dalle classi energetiche più basse. Però adesso loro hanno fermato tutto e rischiano di mettere in ginocchio l’edilizia nel nostro Paese perché non hanno una strategia e non vogliono prendere i soldi laddove ci sono, ad esempio extraprofitti energetici e banche”.

La direttiva case green

Si è parlato anche della direttiva Ue case green. “Può essere una grande opportunità di rimettere in moto la nostra economia, di far risparmiare sulle bollette. Va fatto con molta ragionevolezza”, ha detto Bonelli. “Dobbiamo avere l’obiettivo davanti ma guidarlo, non mettendo ideologicamente lo sviluppo contro la difesa dell’ambiente. E credo che questa sia una responsabilità”, ha dichiarato invece Lupi.

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Le Europee

Ultima domanda, su quale risultato pensano di raggiungere in questa tornata elettorale. Lupi, parlando dell’alleanza di Noi Moderati con Forza Italia, ha detto: “Per noi la sfida è arrivare al 10%”. Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha invece dichiarato: “Siamo convinti che supereremo il 5%”.

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“Tribù” e “La scelta 2024”

Tribù è l'approfondimento, in onda in diretta dal lunedì al venerdì alle 20.30 su Sky TG24, che vede il conduttore Fabio Vitale confrontarsi faccia a faccia con i protagonisti della politica italiana, per raccontare le tante “tribù” della politica: fra europeisti e identitari, liberal e conservatori. Si alternano come ospiti anche giornalisti e commentatori, tra cui l'editorialista de Il Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, il Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, la giornalista e scrittrice Maria Latella e la Direttrice di QN Agnese Pini. Come nella precedente tornata elettorale europea torna il “momento Erasmus” in cui i politici ospiti del programma saranno trasportati virtualmente nella camera di uno studentato per scegliere con chi vorrebbero condividere, fra quattro possibili opzioni, un periodo di studio all'estero. Tribù fa parte del più ampio progetto La scelta 2024 con cui Sky TG24 si appresta a seguire la campagna elettorale per le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno mettendo in campo reportage, strumenti digitali, sondaggi e maratona finale. Tutti i contenuti de La scelta 2024 sono disponibili sui canali 100 e 500 della piattaforma Sky, sul canale 50 del DTT, su Sky On Demand, sul sito skytg24.it e su tutti i canali social di Sky TG24.

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