Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, ospite a Start, commenta le misure approvate ieri in Cdm: “Cinque miliardi vanno a sostegno dell’occupazione attraverso bonus e voucher anche per consentire ai nostri giovani di creare la propria attività produttiva. Queste sono risorse concrete e importanti che possono consentire di accelerare la ripresa”. Sui balneari: “È in atto un confronto con la Commissione europea sulla base dei dati che il governo ha rilevato con il censimento sulle spiagge”
Non è da escludere che gli sgravi contributivi per le assunzioni possano diventare strutturali, “andremo avanti in questa direzione man mano che le risorse pubbliche ce lo consentiranno”. A dirlo è ministro delle Imprese e del Made in Italy che, ospite a Start su Sky TG24, ha ricordato alcuni obiettivi raggiunti dal governo Meloni: “Abbiamo aumentato in maniera significativa il taglio del cuneo fiscale quest’anno, fino a raggiungere a quasi sette punti per i lavoratori con redditi più bassi, e ci auguriamo di poterlo confermare e rendere strutturale. Nessun governo ha fatto di più. Inoltre abbiamo riaperto la stagione dei rinnovi contrattuali a partire da quelli dei contratti pubblici sulla Sanità, anche per questo l’ultimo dato ci dice che le retribuzioni nell’arco di un anno sono aumentate del 3%”.
“Cinque miliardi a sostegno dell’occupazione”
Il ministro commenta poi le misure approvate ieri in Cdm: “Il provvedimento di ieri indirizza 74 miliardi di euro per gli investimenti con la riforma della coesione, che era prevista come obiettivo del Pnrr. Di queste risorse 5 miliardi vanno a sostegno dell’occupazione attraverso bonus e voucher anche per consentire ai nostri giovani di creare la propria attività produttiva e di assumere altri giovani con sgravi contributivi pari al 100% nei settori più innovativi, quelli che dobbiamo incentivare di più. Ma anche per assumere giovani donne, in particolare giovani donne più disagiate”. E prosegue: “Poi ci sono 2 miliardi di euro sulle imprese, 2,5 se conteggiamo quelli che riguardano le imprese del settore ambientale ed energetico. Queste sono risorse concrete e importanti che possono consentire di accelerare la ripresa: i dati di ieri sono emblematici, l’Italia nei primi tre mesi dell’anno è cresciuta più della Francia e della Germania e ha un tasso d’inflazione nettamente inferiore. Il nostro Paese ha dimostrato di essere più reattivo delle altre grandi Nazioni industriali europee, è un buon segno, siamo sulla strada giusta”.
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Le misure per l’imprenditoria femminile
Interpellato poi sulle misure volte a incentivare l’imprenditoria femminile, Urso risponde: “In ogni provvedimento del governo c’è sempre qualcosa di più a favore dei giovani e delle donne, soprattutto le donne che hanno dei figli perché l’indirizzo di politica sociale è rivolto anche al sostegno e all’incentivo alla natalità”.
Il Piano transizione 5.0
Il ministro parla poi del Piano transizione 5.0: “Tra poche settimane sarà attivo in ogni suo aspetto. Tredici miliardi di euro per gli investimenti delle imprese in crediti fiscali, sia per l’innovazione tecnologica digitale sia per l’efficientamento energetico delle aziende per renderle più sostenibili e più competitive sul panorama globale”. E sul tema investimenti aggiunge: “Da ieri è attivo lo sportello per 3 miliardi e 200 milioni per un mix di incentivi per le imprese che investono nella microelettronica, nei semiconduttori”.
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“Sui balneari aspettiamo il confronto con la Commissione Ue”
Urso commenta anche le novità sul tema delle gare per le concessioni balneari: “È in atto un confronto con la Commissione europea sulla base dei dati che il governo ha rilevato con il censimento sulle spiagge disponibili nel nostro Paese, credo che sia giusto aspettare le conclusioni di questo confronto”. Al di là dalla sentenza del Consiglio di Stato quindi? “Credo che sia inevitabile aspettare il confronto con la Commissione europea”.
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Il caso Ariston
Sul caso del governo russo che ha nazionalizzato Ariston Thermo Rus LLC, il ministro spiega: “Abbiamo chiesto alla Commissione europea di lavorare insieme a un provvedimento che consenta alle imprese di potersi rivalere in Europa sugli asset di coloro che sono stati beneficiari di un provvedimento di amministrazione o di esproprio. Credo sia un obiettivo raggiungibile che da una parte andrà a sostegno della rivalsa di Ariston nei confronti di colui che di fatto è il beneficiario del provvedimento di Putin, e nel contempo potrà scoraggiare la Russia a perseverare su questa strada. È importante perché ci sono tante altre imprese italiane ed europee che sono ancora presenti in Russia e possono essere oggetto di altri provvedimenti di rivalsa da parte dell’amministrazione russa”.
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“Ex Ilva? Dialoghiamo con holding italiane e internazionali”
Sul tema del commissariamento dell’ex Ilva e del dialogo che si inizierà a fare con possibili compratori, Urso dice: “Ci sono holding siderurgiche che ritengono possibile scommettere sul rilancio di quella che è la più grande siderurgia europea. Sono soggetti internazionali di tutto rilievo e soggetti nazionali altrettanto competitivi. Inizieranno le visite negli stabilimenti nelle prossime settimane, nel contempo stiamo costruendo le condizioni per la ripresa produttiva degli stabilimenti”.