Attacco Iran a Israele, allerta anche in Italia. Viminale: rischio da lupi solitari

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Il vertice sulla sicurezza è stato convocato dopo l’attacco di sabato notte scagliato da Teheran contro il territorio israeliano, che ha avuto inevitabili ripercussioni anche nel nostro Paese, con l’ennesimo "aggiornamento" degli obiettivi sensibili da tenere sotto il massimo controllo da parte delle autorità. Il Prefetto di Roma: "Su tutti gli eventi c'è una grandissima attenzione"

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È massima l’allerta anche in Italia, dopo l'attacco dell'Iran a Israele, con un aggiornamento degli obiettivi sensibili da tenere sotto controllo (TUTTE LE NEWS LIVE). Al Viminale si è tenuto il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal ministro dell’Interno Piantedosi, con i vertici delle forze di Polizia e dell’Intelligence. Da quanto emerso, il rischio principale per la sicurezza deriva dalle potenziali azioni di lupi solitari, dicono fonti del Viminale. E da parte degli apparati c'è attenzione anche sui flussi migratori irregolari per intercettare soggetti potenzialmente pericolosi. In proposito permangono in vigore i controlli alla frontiera Est. In serata, poi, si sono riunite le commissioni Esteri di Camera e Senato, con le audizioni del titolare del dicastero degli Esteri Antonio Tajani e del ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha detto che "aumentano i rischi di potenziali danni collaterali relativamente al Mar Rosso e, soprattutto, al Libano; stabilito che i nostri militari non sono obiettivi deliberati, permane il rischio di un loro coinvolgimento, seppur non intenzionale, nello scambio di fuoco tra le parti".

Cosa è emerso

In assenza di segnalazioni sulla programmazione di attentati contro obiettivi italiani, è l'azione di un lupo solitario il rischio principale emerso. Per questo, oltre ai tradizionali obiettivi sensibili - siti israeliani, sedi diplomatiche, Vaticano, monumenti, aeroporti, stazioni - c'è la massima attenzione anche agli eventi che richiamano folle: concerti, manifestazioni, ma anche quelli sportivi. Occhio, poi, alle possibili infiltrazioni di soggetti pericolosi nei flussi migratori irregolari, in particolare lungo la rotta balcanica, dove sono attivi gruppi jihadisti. Ma più delle cellule organizzate a preoccupare sono i singoli che possono attivarsi autonomamente senza preavviso, fomentati dalla propaganda online che ha ripreso vigore in funzione anti-Israele ed anti-Occidente.

Controlli rafforzati

A Milano sono stati rafforzati controlli in vista del Salone del mobile e della Design week, che attireranno migliaia di visitatori. A Venezia vigilanza sulla Biennale e servizi rafforzati in piazza San Marco. E occhi aperti anche su chi arriva in Italia irregolarmente. Se via mare il sistema dei controlli è capillare e molto difficilmente consente di sfuggire all'identificazione, più problematica è l'intercettazione di tutti quelli che tentano il passaggio dalle frontiere terrestri. Sorvegliata speciale la frontiera con la Slovenia che le informative dei servizi indicano come possibile canale di ingresso per elementi jihadisti.

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Massima allerta in Italia

Quella di riunire il Comitato è una mossa necessaria, dopo l’attacco scagliato durante la notte di sabato dall’Iran contro Israele che ha avuto inevitabili ripercussioni anche in Italia, con l’ennesimo ’aggiornamento’ degli obiettivi sensibili da tenere sotto il massimo controllo da parte delle autorità. E così, come già avvenuto dopo il 7 ottobre, con strutture ed edifici riconducibili a Israele e Palestina, l’allerta è stata innalzata al massimo livello anche per le rappresentanze iraniane in Italia. Attenzione puntata, in particolare, su ambasciate e consolati, ma anche associazioni e luoghi di aggregazione vicini a Teheran.

Prefetto Roma: "Grandissima attenzione su eventi sportivi"

"Su tutti gli eventi c'è una grandissima attenzione. Ci sono servizi di controllo spettatore per spettatore. Anche perché ricordo che nel novembre del 2015, rimasta famosa per i fatti del Bataclan, ci fu un tentativo di attacco allo Stade de Francia. Quindi certamente c'è attenzione. Ogni evento è studiato e analizzato e vengono predisposti dei servizi per poterlo gestire in sicurezza", ha detto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini - a margine del convegno "Cybercrime e cyberterrorismo, strategie di prevenzione e contrasto" in corso all'università Lumsa - parlando della sicurezza degli eventi sportivi che si svolgeranno nei prossimi mesi nella Capitale.

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