Scontro nel campo largo, Conte: "Non negozio la legalità". Schlein: "Aiutate la destra"
PoliticaCrisi dopo il caso Bari e il "no" alle primarie del M5s a tre giorni dall'apertura dei gazebo. L'inchiesta sul presunto voto di scambio, la terza in pochi mesi, ha convinto Conte e il candidato Michele Laforgia che non ci fossero più le condizioni per votare domenica prossima. La segretaria Pd: “È una sberla per tutta la gente perbene che si stava preparando ad andare a votare. È un'illazione dire che entrambi i candidati si potessero avvalere di mezzi poco trasparenti"
Le strade di Pd e M5S sembrano dividersi dopo la decisione del leader pentastellato Giuseppe Conte di rinunciare alle primarie del centrosinistra a Bari. "La strada dell'unità a Bari è stata rotta da altri", ha commentato in merito Elly Schlein. La segretaria del Pd ha poi ribadito il proprio sostegno al candidato dem Vito Leccese: "Pronti a sostenerti se vorrai tentare la strada dell'unità". E ancora: "Conte aiuta la destra, una sberla alle persone perbene". La replica del leader pentastellato: "Per il Movimento la legalità non è un valore negoziabile".
Un passo indietro
Il campo largo si sta sgretolando a Bari dopo il "no" alle primarie del M5s a tre giorni dall'apertura dei gazebo. L'inchiesta sul presunto voto di scambio, la terza in pochi mesi, ha convinto Giuseppe Conte e il candidato Michele Laforgia che non ci fossero più le condizioni per votare domenica prossima. Un passo indietro che ha acceso lo scontro Pd-MoVimento proprio quando sembrava che Bari potesse essere il laboratorio per un altro esperimento politico: i pentastellati non avevano mai accettato di confrontarsi alle primarie, quella pugliese sarebbe stata la prima volta.
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La parole di Conte
L'alleanza extralarge che va da Sinistra italiana e Verdi sino a Italia Viva e Azione adesso rischia di frantumarsi. Lo fanno presagire le parole di Conte che, ieri mattina a Bari, ha rincarato la dose: "Mi dispiace di questa reazione del Pd ma noi non accettiamo mancanza di rispetto e nessuno può permettersi di dire che il M5s è sleale o alludere a questo. Invito il Pd a non reagire in modo scomposto. Se non ritirano le accuse di slealtà diventerà sempre più difficile lavorare con il Pd".
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I motivi del MoVimento
Chi ancora crede nell’alleanza vuole ora convincere i pentastellati ad azzerare le candidature di Laforgia e Vito Leccese, ex capo Gabinetto di Antonio Decaro, e individuare insieme una figura terza, del mondo civico, che possa tenere unita la coalizione. Un percorso che però appare da subito quasi impossibile. "Mercoledì scorso - ha insistito Conte ieri - ho avvertito con una lunga telefonata la segretaria Schlein che la situazione su Bari si stava compromettendo e che se ci fossero state nuove inchieste noi non saremmo stati disponibili a far finta di nulla, proseguendo con le primarie. È successa purtroppo una nuova inchiesta, che per altro ha come oggetto proprio l'inquinamento del voto e il voto di scambio, la cosa diventa sempre più seria. Fare finta di nulla non è possibile". Il presidente del M5s ha ricordato che "noi a Bari eravamo all'opposizione, abbiamo accettato di fare un percorso comune ma su determinati presupposti. Se c'è qualcuno che fa finta di nulla o vuole sminuire non ci stiamo. La situazione è oggettivamente grave".
La risposta di Schlein
In serata, dal palco installato nella centrale piazza Umberto, a Bari, per il comizio di Leccese, Schlein ha risposto: "Io sono qui con voi perché a differenza di altri, io mantengo la parola data. E mi dispiace per la decisione presa ieri da Giuseppe Conte, unilateralmente, ha deciso senza cercare una soluzione perché così aiuta la destra". La segretaria del Pd non ha ceduto di un millimetro: "Agli attacchi a me non rispondo, ma non sono disposta a tollerare attacchi che arrivano alla nostra comunità". E rivolgendosi al candidato Pd, ha lanciato una piccola apertura: "Avrai il nostro supporto anche se vorrai continuare a cercare con Laforgia quella unità che ieri altri hanno rotto. Noi avevamo avanzato la proposta di fare entrambi un passo indietro, per fare insieme un passo avanti. Ma la risposta è stata negativa, evidentemente quella risposta era già stata architettata. Sono felice di essere qui con Vito Leccese perché sono qui da segretaria del Pd a confermare tutta la nostra fiducia e il nostro supporto a una persona perbene, specchiata, che si è sempre messa al servizio della comunità".
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Schlein: "Non accettiamo lezioni di moralità da nessuno"
Schlein ha poi rincarato: "Chi ha iniziato a fare politica con palazzo Chigi capisco che non abbia dimestichezza con la militanza e con i gazebo. Pretendo però che si abbia rispetto. È una sberla per tutta la gente perbene che si stava preparando ad andare a votare. È un'illazione dire che entrambi i candidati si potessero avvalere di mezzi poco trasparenti". "Così - ha concluso - aiutano la destra. Abbiamo bisogno di una politica che guardi alle prossime generazioni e non i sondaggi. Sulla legalità non accettiamo lezioni di moralità da nessuno". "Per il Movimento 5 Stelle la legalità non è un valore negoziabile, non è merce di scambio", ha replicato a stretto giro Conte commentando su Fb le parole di Schlein.