Gratteri: "I test psicoattitudinali ai magistrati? Anche a chi governa"

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Lo ha detto il procuratore di Napoli, proprio dopo il via libera del Cdm ai test psicoattitudinali per l'accesso alla professione dei magistrati, già a partire dal 2026. "Dato che ci troviamo dovremmo fare anche narcotest e alcool test, poiché chi è sotto l'effetto di droghe e alcool può fare ragionamenti alterati e può essere sotto ricatto", ha poi aggiunto

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"Se vogliamo farli, i test psicoattitudinali dovrebbero essere fatti sui magistrati ma anche per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica". Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, nel corso di una conferenza stampa. "Dato che ci troviamo dovremmo fare anche narcotest e alcool test, poiché chi è sotto l'effetto di droghe e alcool può fare ragionamenti alterati e può essere sotto ricatto", ha poi aggiunto.

I test psicoattitudinali

Le dichiarazioni di Gratteri arrivano a stretto giro di posta rispetto a quanto stabilito dal governo che ha dato il via libera ai test psicoattitudinali per l'accesso alla professione dei magistrati, già a partire dal 2026. I questionari, tra gli altri aspetti, verranno utilizzati per valutare la personalità dei candidati. Il decreto legislativo, approvato durante l’ultimo Consiglio dei ministri, ha subito modifiche fino all'ultimo, ma ciò non ha attenuato le proteste dell'Associazione Nazionale Magistrati. L'Anm, infatti, si è detta non soddisfatta e il presidente Giuseppe Santalucia ha criticato aspramente la normativa, definendola "irrazionale" e annunciando la possibilità di mobilitazioni future.

Alcuni dettagli

In particolare, sarà il Consiglio Superiore della Magistratura a designare i docenti universitari specialisti in psicologia che faranno parte della commissione giudicante, su indicazione del Consiglio Universitario Nazionale, organo indipendente degli Atenei. Nel decreto legislativo è stata inserita una doppia garanzia: il Csm disciplinerà i test in generale e la commissione esaminatrice prenderà le decisioni specifiche. Gli aspiranti magistrati avranno la possibilità di ripetere l'esame di accesso fino a quattro volte.

Alcuni magistrati, prima della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario  della Corte di Cassazione, Roma, 26 gennaio 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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