Allerta terrorismo, domani vertice al Viminale. Mantovano: "Rischio da lupi solitari"

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Si terrà domani, in mattinata, la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. L'attenzione resta alta e costante dopo il grave attentato di Mosca e con l'avvicinarsi delle festività di Pasqua. Il sottosegretario: "Il fronte più preoccupante è il reclutamento online"

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Si terrà domani mattina al Viminale una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica dedicata ad una analisi della situazione dopo l'attentato terroristico a Mosca. Il livello di allerta, secondo fonti del ministero, è già massimo dagli attentati del 7 ottobre: ora, l'attenzione resta alta e costante, con l'aggiunta di due circostanze importanti che inducono le forze di sicurezza ad essere ancora più in allerta: il grave attentato di Mosca e l'avvicinarsi delle festività di Pasqua.

Mantovano: "La minaccia in Italia sono i lupi solitari"

Torna così centrale,in queste ore, anche in Italia il tema dei rischi di attacchi terroristici, ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, anche se con cautela, circoscrive il pericolo: nel nostro Paese "la minaccia non è tanto quella di gruppi organizzati, credo che un gruppo" come quello che ha agito nell'attentato in Russia, "il quale non può non aver avuto una preparazione e dei supporti logistici, in Italia verrebbe intercettato prima". L'insidia concreta è rappresentata, invece, dai lupi solitari "come capitato in altri stati Europei" ed "il fronte della minaccia più preoccupante è il reclutamento online, per il quale da anni avviene un contrasto anticipato".  "L'Italia ha sempre mantenuto costante l'attenzione verso la minaccia terroristica, su più fronti - spiega Mantovano - così come periodicamente a distanza ravvicinata, da 15 anni, si riunisce il comitato che raccoglie i vertici delle forze di polizia e di intelligence e punta a fare la prima cosa principale forse mancata anche a Mosca, cioè mandare in circolo le informazioni".

 

In Italia oltre 28mila obiettivi sensibili

Il sistema preventivo di monitoraggio sta lavorando a pieno regime, mantenendo l'obiettivo focalizzato sul fronte dell'estremismo e della radicalizzazione. Del resto già dal 7 ottobre oltre al rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo, era stata disposta una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia, che sono oltre 28mila, di cui 205 riconducibili ad Israele, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi. Ed è proprio su questi luoghi che le forze dell'ordine si stanno concentrando, dai posti di preghiera, in particolare sinagoghe, alle ambasciate e hub principali dei trasporti come stazioni e aeroporti. 

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Dal 2023, 26 arresti per terrorismo internazionale

In settimana si era già riunito il comitato nazionale per decidere le misure in vista della Settimana Santa e delle festività di Pasqua.  In quella sede il ministro Piantedosi aveva già evidenziato la necessità di mantenere alta l'attenzione proprio in occasione delle festività, dove in effetti sono previsti particolari affollamenti in diversi luoghi e città turistiche. Resta il controllo delle 'piazze digitali'. Gran parte dei soggetti radicalizzati e presenti in Italia sono stati individuati proprio perché seguivano la propaganda online. Complessivamente dal 2023 sono state arrestate 26 persone con l'accusa di terrorismo internazionale. Grazie alle stesse attività di contrasto sono stati espulsi 95 soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza, 45 dei quali proprio dal 7 ottobre scorso.

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