Bilaterale Italia-Vaticano, Parolin: “Israele si fermi, troppi morti”

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L'incontro è avvenuto a Villa Borromeo: presenti le più alte cariche italiane e della Santa Sede per celebrare gli anniversari dei Patti Lateranensi e dell’Accordo di Revisione del Concordato. Tra gli argomenti discussi il Giubileo 2025, che inizierà con l'apertura della Porta Santa il prossimo 8 dicembre, ma anche di famiglia e fine vita

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A 95 anni dalla firma dei Patti Lateranensi, Italia e Santa Sede hanno organizzato un bilaterale a Palazzo Borromeo per celebrare la firma avvenuta nel 1929 e il successivo "Accordo di Revisione del Concordato", siglato il 18 febbraio 1984. Per l’Italia presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Camera Lorenzo Fontana, oltre a diversi ministri. La delegazione vaticana, capitanata dal segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, era composta dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Gallagher, e dal sostituto, monsignor Edgar Pena Parra, e quella della Cei, formata invece dal cardinale Matteo Zuppi e dal segretario, monsignor Giuseppe Baturi. All’incontro partecipa anche l'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto. 

Parolin: "Israele si fermi"

Al termine, il segretario di Stato vaticano Parolin ha detto che quella di chi chiede a Israele di fermarsi "è una voce generale, che non si può continuare così e bisogna trovare altre strade per risolvere il problema di Gaza, il problema della Palestina". E "la Santa Sede l'ha detto fin dall'inizio: da una parte, una condanna netta e senza riserve di quanto avvenuto il 7 ottobre, e qui lo ribadisco; una condanna netta e senza riserve di ogni tipo di antisemitismo, e qui lo ribadisco, ma nello stesso tempo anche una richiesta perché il diritto alla difesa di Israele che è stato invocato per giustificare questa operazione sia proporzionato e certamente con 30 mila morti non lo è".

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I temi

I temi affrontati sono stati la famiglia, con l'apprezzamento per l'assegno unico, l'Imu, il fine vita, il dossier Giubileo e quello relativo alla Dichiarazione di intenti sulla nuova sede del Bambino Gesù firmata da Italia e Santa Sede la settimana scorsa oltre che una panoramica sugli scenari internazionali in particolare sulle crisi in atto. Questo, secondo quanto riferito direttamente ai giornalisti dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, al termine della bilaterale Italia-Santa sede in occasione dell'anniversario dei Patti Lateranensi. Una delle questioni più importanti al centro dell’incontro tra Italia e Santa Sede è stato il Giubileo 2025 che si avvicina e che vedrà l’apertura della Porta Santa il prossimo 8 dicembre. 

Il rapporto tra Italia e Vaticano

Il momento è certamente positivo tra Palazzo Chigi e l’altra sponda del Tevere, come dimostrano le due intese siglate di recente. Lo scorso 8 febbraio, a Palazzo Borromeo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e il cardinale segretario di Stato Parolin, hanno siglato un accordo per la nuova sede dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, eccellenza internazionale di proprietà della Santa Sede che soffre ormai per gli spazi angusti e che entro il 2030 traslocherà dall'attuale polo del Gianicolo all'area dell'ex Ospedale Forlanini. L'altro evento, salutato con grande giubilo soprattutto dalla Cei e dal card. Zuppi, è l’accordo siglato il 9 gennaio col ministro Giuseppe Valditara riguardante il concorso ordinario per la copertura del 30 per cento dei posti per l'insegnamento della religione cattolica vacanti. Il restante 70 per cento sarà coperto grazie a una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Nel complesso si tratta di circa 6.400 docenti. 

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