Europee, Tajani a Sky TG24: “Valuterò con alleati la mia candidatura”

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A Start, il ministro degli Esteri ha parlato delle prossime elezioni europee, e in particolare di una possibile sua candidatura. Poi ha ricordato Silvio Berlusconi, che ha fondato Forza Italia 30 anni fa: “Il suo merito è stato quello di costruire una forza politica che guarda al futuro”

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Si avvicina un momento storico per Forza Italia: venerdì 26 gennaio saranno 30 anni dalla "discesa in campo" di Silvio Berlusconi, che annunciò il suo ingresso in politica nel 1994. "Il merito di Berlusconi è stato quello di aver costruito una forza politica che guarda al futuro, un partito che va oltre la sua esistenza temporale. Tutti pensavano che ci saremmo sciolti, ma godiamo di ottima salute: abbiamo 100mila iscritti e ci vedremo il 23 e 24 febbraio per il Congresso, con una classe dirigente che verrà eletta", ha dichiarato al programma di SkyTG24 "Start", Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia. 

Le elezioni europee

Tema centrale per il partito sono le prossime elezioni europee, che si terranno a giugno. "Credo che eventuali candidature andranno valutate insieme agli alleati, perché non dobbiamo distogliere la nostra attenzione dal governo: d’altra parte, però, guidare le liste, vuol dire guardare al futuro e contare in Europa. Valuterò dopo il Congresso", ha dichiarato Tajani. Anche in caso di candidatura le idee sono chiare: "Se ci candiremo sarà un modo per raccogliere i consensi senza togliere spazio agli altri candidati: i nostri obiettivi resteranno sempre gli stessi, così come la nostra identità".

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Le elezioni regionali

Altro tema di discussione all'interno della maggioranza è quello delle elezioni regionali, con alcune regioni al voto attualmente governate da esponenti azzurri. “Non è questione di sventolare la bandierina di partito, ma è di avere il migliore candidato possibile. Un caso per esempio è l’azzurro Bardi che governa la Basilicata, che utilizza i proventi per il petrolio per far pagare meno le famiglie lucane. Lo stesso si dica anche di Cirio, che governa il Piemonte, che, come Bardi, non è mai stato toccato da scandali”, ha dichiarato Tajani. In ogni caso, a detta del segretario di Forza Italia, l’unità del centrodestra non si mette in discussione, ma bisogna trovare il candidato migliore. “Avremmo potuto rivendicare alcune località, come Perugia, dove il nostro sindaco Romizi non si può candidare, ma l'abbiamo lasciata a Fratelli d'Italia. Il punto resta trovare i candidati migliori”.

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L’autonomia

Altra questione aperta è l'autonomia differenziata, voluta fortemente dalla Lega e dal ministro Roberto Calderoli. “Grazie alla ministra Casellati, abbiamo fatto apportare alcune modifiche affinché il Sud non sia penalizzato: penso al pregresso e ai Lep. Non siamo contrari all’Autonomia, ma non deve penalizzare il Meridione", ha dichiarato Tajani, che ha poi ribadito come Forza Italia continuerà a vigiliare sul tema. "Non deve essere una legge nordista e deve tutelare l’interesse nazionale. Continueremo a vigiliare e a valutare momento per momento che non ci siano emendamenti contro il Sud. Rispettiamo le richieste del Nord, se le cose si fanno con equilibrio e buonsenso vanno bene per tutti”.

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Il Medioriente e il Mar Rosso

A detta di Tajani, che nei prossimi giorni sarà in Libano, in Palestina e poi in Israele, “l’unica soluzione per risolvere la disputa tra Israele e Palestina è il principio dei due popoli e due Stati, con riconoscimento reciproco”. Inoltre, come ha sottolineato il ministro degli Esteri, "questa è la posizione del G7 e di tutti: a Ramallah e a Gerusalemme ribadirò questo. Credo che il buonsenso debba prevalere e siamo anche pronti a fare la nostra parte”. Sul tema della missione europea a scopo difensivo, con Italia, Francia e Germania, Tajani ha dichiarato: “C’è già una presenza militare nell’area, nel sud del Mar Rosso. Noi vorremmo una missione che copra tutta l’area, da Hormuz a Suez: aderiamo nei princìpi a Prosperity Guardian (la missione di Usa e Gran Bretagna ndr) e siamo con Atalanta, la missione europea che ha regole di ingaggio che prevedono già una risposta militare. Noi siamo un Paese esportatore, abbiamo il dovere di rendere competitivi i nostri prodotti e i nostri porti: è nostro interesse economico proteggere il traffico. Per questo è probabile che la nuova missione parta da inizio febbraio", ha sottolineato Tajani.

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