Manovra, ok a emendamenti in commissione. Salve pensioni medici e dipendenti enti locali
PoliticaLa seduta notturna della commissione Bilancio del Senato è stata sospesa dopo che è stato completato l'esame di tutti gli emendamenti. In mattinata il voto del mandato al relatore. Nessun taglio alle pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Via libera a rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo Stretto. I 40 milioni del ‘tesoretto' per le modifiche parlamentari spettante alle opposizioni impiegati per il contrasto alla violenza sulle donne
La commissione Bilancio del Senato ha completato l'esame di tutti gli emendamenti alla manovra. La seduta notturna è stata poi sospesa per riprendere tra qualche ora (intorno alle 10). Il voto del mandato al relatore è previsto in mattinata. Via libera a un emendamento del governo all'articolo 33 della manovra: salve dai tagli inizialmente previsti le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Restano penalizzate quelle anticipate ma c'è un taglio più soft per i sanitari con una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. I dirigenti medici e gli infermieri potranno, se vorranno, rimanere al lavoro fino ai 70 anni. Nessuna modifica sul Superbonus in arrivo con la manovra. Tra gli emendamenti presentati e approvati dalla commissione non risulta nessun intervento sul tema.
Ok a emendamenti
Via libera della commissione anche ai quattro emendamenti del governo alla manovra che prevedono, tra l’altro, la rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo stretto con una parte delle risorse prese dal Fondo di coesione. Ok anche alla cabina di regia per il disagio abitativo e ai fondi per i concorsi per il comparto della sicurezza. Approvato l'emendamento con il quale tutti i 40 milioni del ‘tesoretto' per le modifiche parlamentari spettante alle opposizioni sono stati impiegati per il contrasto alla violenza sulle donne.
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Ok a emendamento relatori su mutui casa e cedolare
Via libera della commissione Bilancio del Senato all'emendamento dei relatori alla manovra riguardate la casa. Ok - dunque - alla specifica sugli affitti brevi voluta da FI per cui la cedolare secca è al 21% per una delle case affittate e al 26% per le altre. Ok anche alle agevolazioni per il fondo di garanzia sui mutui sulla prima casa per le famiglie numerose e anche in base all'Isee. Tre emendamenti di Pd, M5s e Iv riformulati alla manovra e approvati stanziano risorse per un milione per il sequenziamento genetico per le malattie rare e un milione per il rifinanziamento del sequenziamento per i tumori. Via libera anche a emendamento dei relatori alla manovra che prevede più tempo per circa 200 Comuni per fissare le aliquote Imu. Solo per il 2023, in deroga alla normativa vigente, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe "sono tempestive - si legge - se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023". Di conseguenza, il termine per la loro pubblicazione delle delibere, ai fini dell'acquisizione della loro efficacia, è fissato al 15 gennaio 2024. La norma, che rimanda quindi le scadenze del 14 e 28 ottobre, ha un impatto sui cittadini, chiamati a versare la seconda rata dell'Imu entro il 18 dicembre. Se le nuove aliquote comporteranno una differenza positiva, i contribuenti saranno di nuovo chiamati alla cassa entro il 29 febbraio 2024 (senza sanzioni e interessi). Nel caso di una differenza negativa, il rimborso è invece "dovuto secondo le regole ordinarie".
Proroga smart working fragili, bocciato emendamento
No alla proroga dello smart working per i lavoratori fragili nel pubblico. Bocciato in commissione Bilancio al Senato - come spiega il senatore Dem Antonio Nicita - un emendamento del Pd alla manovra che proponeva una proroga da fine anno al 31 gennaio 2024 anche per consentire che il tema fosse poi ripreso nel milleproroghe. Emendamenti in materia erano stati depositati anche da altri gruppi di opposizione.