Bollette, fine mercato tutelato: Lega insiste su proroga. Si tratta con l'Ue

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Ansa/Ipa

Salvini: "Conto che con il dialogo si riesca a rimediare a un errore che ci siamo trovati sul tavolo". "Se tecnicamente è possibile oggi fare una proroga di un anno, sicuramente il governo la farà. Ma ci vuole un’autorizzazione europea", ha però già chiarito Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati. Schlein:"Pnrr cambiato, lo si faccia anche per il mercato tutelato"

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Più tempo per il passaggio al mercato libero dell'energia e del gas. La Lega insiste e tiene il punto sul fronte delle bollette, dopo le parole del vicepremier Salvini: "Conto che con il dialogo si riesca a rimediare a un errore che ci siamo trovati sul tavolo". "Se tecnicamente è possibile oggi fare una proroga di un anno ….. sicuramente il governo la farà. Ma ci vuole un’autorizzazione europea", ha però già chiarito Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati.

Contatti con l'Ue

Contatti informali con l'Ue sarebbero in corso. E anche in ambienti di Palazzo Chigi vicini al dossier si confermano delle interlocuzioni con Bruxelles. Quella alla quale si starebbe lavorando è comunque una norma di transizione, una soluzione ponte che possa traghettare verso la prospettiva del mercato libero. La data di scadenza per il gas è quella del 10 gennaio, mentre per l'energia elettrica la scelta del gestore nel mercato libero scatterà ad aprile. Per gli utenti fragili (persone sotto la soglia di povertà, over 75, residenti in isole minori) resta comunque l'esclusione dalla concorrenza. E, secondo quanto riferiscono fonti di maggioranza, se la strada della proroga di qualche mese fosse preclusa, una possibilità che si starebbe studiando sarebbe quella di dilatare i tempi delle aste per l'assegnazione del servizio a tutele graduali ai clienti domestici con l'intensificazione, nel frattempo, di una campagna informativa per gli utenti.

 

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Le tensioni 

In ogni caso, quello del mercato tutelato è un tema che continua a creare tensioni nella maggioranza. “Dovete chiedere al vicepremier Salvini, non a me", taglia corto Antonio Tajani a chi prova a chiedergli dell'argomento. Mentre dall'opposizione Pd, M5s e Avs continuano a chiedere la proroga. "Mi pare che altre modifiche al Pnrr le abbiano fatte - dice la segretaria Dem Elly Schlein - ma questa no, noi chiediamo che si discuta con Bruxelles e che si blocchino le aste". Ma, anche a sinistra si registra una polemica nella polemica. Con una parte dell'opposizione - Azione e +Europa - che ricorda il voto sull'uscita dal mercato tutelato ai tempi dei governi Conte II e Draghi. "La sinistra - attacca il leader di Azione Carlo Calenda - non può imputare alla Meloni quello che abbiamo votato noi nel governo Draghi, compresa la Lega. Il tema ora è come andare alla Commissione europea tutti insieme e come trattare". "È una polemica incredibile - accusa Riccardo Magi - anche perché le forze politiche che hanno sollevato questa polemica erano tutte nel governo Draghi".

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