Decreto Caivano, sottosegretario Mantovano: "La stesa diventa nuovo reato"

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"La riqualificazione del centro Delphinia  è un intervento concreto a fronte di un'area degradata ma anche la realizzazione di un modello, di un progetto pilota da utilizzare per tutte le Caivano disseminate sul territorio nazionale", ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

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Le cosiddette "stese" diventeranno un reato autonomo. L'obiettivo è fermare le scorribande di giovani che, a bordo di motorini, attraversano quartieri a forte velocità e sparano in aria colpi di arma da fuoco, per dimostrare la propria "forza" sul territorio e seminare paura. Una decisione che arriva dopo le denunce e i fatti di cronaca avvenuti al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. 

Giro di vite 

Come era stato annunciato il Governo procede nella stretta sulla criminalità minorile. A comunicarlo è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano nel corso della presentazione a Palazzo Chigi del progetto di riqualificazione del centro Delphinia di Caivano. "Il Governo immagina di inserire disposizioni suggerite dagli operatori del territorio: in particolare, una pratica abbastanza diffusa è la cosiddetta stesa, ossia procedere in armi sparando a dimostrazione di una sorta di predominio sul territorio", ha dichiarato il sottosegretario. "Finora era una aggravante rispetto ad altri reati, ora immaginiamo di trasformarla in un delitto autonomo, che verrà punto in sé".

 

Le misure

L'azione del governo passa anche attraverso il commissariamento per infiltrazioni camorristiche del Comune. "I rinforzi sono già arrivati in parte, altri arriveranno", ha dichiarato il sottosegretario, "20 unità in più alla compagnia dei carabinieri, 20 unità in più al commissariato di Polizia di Afragola; 15 unità in più di polizia municipale, 20 unità in più di forze di polizia a servizio della procura di Napoli Nord e 30 unità in più di personale amministrativo per gli uffici di Napoli Nord". Mantovano ha proseguito: "Il Genio militare della Difesa, oltre ad aver realizzato con i carabinieri forestali la bonifica del centro sportivo, sta lavorando per costruire più aule di udienza per il tribunale di Napoli Nord. Poi per Caivano sono previsti 3 assistenti sociali e 6 impiegati contro la dispersione scolastica e a breve il ministro Zangrillo esporrà un intervento a sostegno del Comune".

Le tempistiche della riqualificazione

Il messaggio che il Governo vuole trasmettere è chiaro: "Lo Stato c'è, lo Stato risponde". Lo dichiara esplicitamente il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, durante la presentazione del progetto di riqualificazione. L'obiettivo è consegnare al pubblico il centro entro il 31 maggio 2024, rispettando così i tempi indicati dalla Premier, Giorgia Meloni. "Siamo in linea e siamo certi che terremo fede ai termini indicati dal Presidente del Consiglio", assicura il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. Il progetto, chiamato significativamente 'Illumina' ha un obiettivo chiaro: "Illuminare le zone buie del Paese con lo sport", ha spiegato Mezzaroma. Ma secondo il ministro Abodi non si parla solo di sport ma di una "rigenerazione urbana e umana". 

Un modello da replicare

La rinqualificazione di Caivano "intende essere un intervento concreto a fronte di un'area degradata ma anche la realizzazione di un modello, di un progetto pilota da utilizzare per tutte le Caivano disseminate sul territorio nazionale", ha dichiarato il sottosegretario. Un progetto che prevede una gara di appalto, le cui domande scadranno il 30 novembre, di 9 milioni e 300 mila euro. Intanto l'intera area, di oltre 50mila metri quadri è stata già bonificata grazie al lavoro compiuto dal Genio dell'Esercito Italiano con la collaborazione dei carabinieri Forestali. "La bonifica del centro sportivo ha riguardato un'area superiore a 50 mila metri quadri ed è consistito nella raccolta e a destinazione a discarica di circa 300 metri cubi di materiale rimosso e tutto queto in 14 giorni", ha spiegato Mantovano.

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