Tassa sugli extraprofitti delle banche: le possibili modifiche e le posizioni dei partiti
Oggi scade il termine per gli emendamenti al decreto Asset o “Omnibus” da parte delle commissioni riunite Ambiente e Industria del Senato. Il governo starebbe ragionando su una modifica della base imponibile, escludendo gli interessi relativi ai titoli di Stato e usando gli RWA delle banche
Scade oggi, alle 13, il termine per gli emendamenti al decreto Asset o “Omnibus” da parte delle commissioni riunite Ambiente e Industria del Senato. Attenzione puntata sulla misura sugli extraprofitti delle banche
Manovra, altri extraprofitti nel mirino: possibili incassi per 2 mld. I nodi sul tavolo
In questo passaggio parlamentare si delineano le modifiche che permetteranno di limitare l’impatto proprio sulle banche. Il provvedimento è poi nel calendario dei lavori dell’aula dal 26 al 28 settembre
Tassa sugli extraprofitti delle banche, ecco quanto pagheranno i singoli istituti. VIDEO
La tassa straordinaria sugli extraprofitti dovrebbe fruttare 3,8 miliardi. Ma un eventuale alleggerimento nella fase dell’esame parlamentare rischia di ridurre anche i potenziali incassi per lo Stato. Nel mentre emerge che il governo sarebbe pronto a presentare al Parlamento un provvedimento che introdurrebbe anche in Italia un’aliquota minima sulle multinazionali
L’obiettivo è fare in modo che qualsiasi grande gruppo nazionale o estero attivo in più Paesi, di carattere industriale, commerciale o digitale, paghi un’imposta effettiva di almeno il 15%, come scrive il Sole 24 Ore
La mossa consentirebbe di garantire alla prossima legge di Bilanci quelle risorse che verrebbero a mancare da una attenuazione della stretta sugli extraprofitti bancari
Negli scorsi giorni, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva aperto alla possibilità di modificare la norma sugli extraprofitti, rassicurando che “migliorerà”
Il governo, in particolare, starebbe ragionando a una modifica della base imponibile, escludendo gli interessi relativi ai titoli di Stato e usando gli RWA delle banche, ossia le attività ponderate per il rischio, al posto degli asset totali
Forza Italia intanto si fa portavoce delle perplessità del mondo bancario e punta su quattro priorità. Innanzitutto specificare con esattezza che la norma è solo una tantum. Poi punta sull’escludere dalla tassazione i titoli di Stato in pancia alle banche, a introdurre la deducibilità della tassa e infine a calibrare attentamente il prelievo in modo da rispettare le specificità delle banche più piccole
Da Fratelli d'Italia, ieri, però, è stato specificato che le proposte di modifica verranno sostenute solo se concordate con il governo in sede di esame. Il leader della Lega Salvini invece tira dritto: la tassa sugli extraprofitti, "è un'opera di giustizia sociale”, con "una parte dei miliardi che vanno ai lavoratori e pensionati"
L'Abi intanto respinge il concetto di "extraprofitti", base dell'imposta straordinaria sul settore. Parlando in audizione alle commissioni Senato il dg Sabatini ieri ha sottolineato: "L'extra-profitto si riferisce a una situazione specifica, quella in cui un'impresa godendo di una posizione di monopolio od oligopolio può fissare il prezzo dei suoi prodotti ricavando un profitto superiore a quello determinabile in un mercato concorrenziale. Questa situazione è assente nelle banche, in forte concorrenza nell'intera area dell'euro e per quella di fintech e big tech"
Il silenzio dei banchieri. Le reazioni