Camera, ok agli ordini del giorno sul dress code. Salta riferimento a cravatta e sneakers

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Montecitorio ha approvato, con 181 voti a favore e 100 contrari, due odg che impegnano l'ufficio di presidenza e i questori a valutare l'introduzione di specifiche disposizioni perché l'abbigliamento di parlamentari, dipendenti e visitatori sia consono al rispetto "della dignità e del decoro" dell'istituzione. I questori dovranno decidere le regole, creando ex novo un decalogo su ciò che è permesso indossare

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Sono stati approvati alla Camera, con 181 voti a favore e 100 contrari, due ordini del giorno al bilancio, uno a firma di Salvatore Caiata di Fratelli d’Italia e uno di Martina Semenzato di Noi Moderati, sul dress code a Montecitorio. Gli odg impegnano l'ufficio di presidenza e i questori a valutare l'introduzione di specifiche disposizioni perché l'abbigliamento di parlamentari, dipendenti e visitatori sia consono al rispetto "della dignità e del decoro" dell'istituzione. È saltato però il riferimento nel testo al "divieto indistinto per chiunque - parlamentare, collaboratore, dipendente o visitatore - dell'utilizzo di scarpe da ginnastica ogni qualvolta acceda nelle sedi della Camera" e "l'obbligo per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile di indossare sempre la cravatta".

Il decalogo con le regole nei prossimi mesi

Il testo impegna la Camera "a valutare l’opportunità di introdurre specifiche disposizioni volte a prevedere che l’abbigliamento dei deputati, dei dipendenti e di tutti gli altri frequentatori delle sedi della Camera sia consono alle esigenze di rispetto della dignità e del decoro dell’Istituzione". Una nuova formulazione che omette riferimenti a scarpe da tennis e a cravatte, ma che non lascia tranquilli i questori che dovranno decidere le regole, creando ex novo un decalogo su ciò che è permesso indossare. Una decisione che arriverà nei prossimi mesi, ma che già qualche grattacapo lo crea. Tra le ipotesi in campo, a quanto si capisce, due sono quelle con più chance di risolvere il rebus. La prima è guardare al Senato e adeguarsi, introducendo l'obbligo di cravatta per gli uomini, non mancando di sottolineare la necessità per tutti di un "abbigliamento consono" e niente di più. Oppure, ma su questo si stanno cercando contatti internazionali, cercare di adattare il regolamento che altri Parlamenti, anche in Europa, hanno adottato, con tanto di regole scritte.

Semenzato: "Sul dress code deciderà ufficio Presidenza"

"La Camera dei Deputati è la casa del Parlamento italiano insieme al Senato della Repubblica. È assolutamente ragionevole chiedere che gli ospiti e i frequentatori di questa casa abbiano un abbigliamento paragonabile all'importanza delle sue funzioni - ha detto Semenzato - Per questo, a nome di Noi moderati, ho presentato un ordine del giorno, che oggi è stato approvato, per introdurre specifiche disposizioni, nel regolamento della Camera dei Deputati, volte a prevedere che l'abbigliamento dei deputati, dei dipendenti e di tutti gli altri frequentatori delle sedi della Camera sia consono alle esigenze di rispetto della dignità e del decoro dell'istituzione. L'odg non è né limitativo della libertà di espressione né impositivo, la decisione verrà demandata all'ufficio di Presidenza dove tutti sono rappresentati, un organo collegiale dove tutti potranno dare il loro contributo".

Una panoramica dell'aula di Montecitorio durante le dichiarazioni di voto finali sul dl trasparenza dei prezzi del carburante alla Camera, Roma, 21 febbraio 2023.   ANSA/ETTORE FERRARI

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Le reazioni

"Il rispetto per chi ci ha votato - ha detto in Aula Simonetta Matone, deputata della Lega che ha sottoscritto l'odg - passa anche dall'abbigliamento. Con le scarpe da ginnastica - ha sottolineato - si va da altre parti. Qui non stiamo facendo footing". "Credo che un invito generale al contegno e al decoro ci possa stare - ha detto Benedetto Della Vedova di +Europa - ma il ritorno alla cravatta credo sarebbe un anacronismo. Il richiamo generale va bene, evitiamo l'anacronismo". Duro l’intervento del deputato M5s Riccardo Ricciardi durante la discussione: "Se in giacca e cravatta riuscite a sputare sulle istituzioni come fate potete venire anche in smoking. È decoro un sms a 169mila persone per dire che non avranno più il reddito?".

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