Caso Bibbiano, da Renzi a Calenda: le reazioni dei politici dopo l'assoluzione di Foti

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Lo psicoterapeuta Claudio Foti, fondatore della onlus Hansel & Gretel, è stato assolto dopo che era stato condannato in primo grado a quattro anni. La Corte di Appello di Bologna ha sentenziato che non c’è stato abuso d’ufficio e non sussiste il reato di lesioni dolose gravi. Il leader di Iv: “A che ora intendete chiedere scusa per lo sciacallaggio?”

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L’assoluzione in appello dello psicoterapeuta Claudio Foti, fondatore della onlus Hansel & Gretel, che era stato condannato in primo grado a quattro anni per i fatti di Bibbiano, ha scatenato le reazioni della politica. La vicenda è iniziata nel 2019 quando è esplosa l'inchiesta "Angeli e demoni" su un affido illecito del servizio di psicoterapia nell'Unione Val d’Enza da parte del sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti all’associazione di Foti. Lo psicoterapeuta è stato assolto perché il fatto non sussiste dall'accusa di aver provocato lesioni volontarie psicologiche a una giovane paziente, per non aver commesso il fatto dal reato di abuso di ufficio ed è stata confermata l'assoluzione del gup dalla frode processuale. L’inchiesta aveva generato forti critiche da parte del centrodestra contro le amministrazioni del centrosinistra e le reazioni non hanno tardato ad arrivare.

Renzi: “A che ora intendere chiedere scusa?”

Con un post su Twitter, sulla vicenda è intervenuto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha scritto: “Ho una domanda per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: a che ora intende chiedere scusa per lo sciacallaggio di quattro anni fa su Bibbiano?”.

E' stato condannato a quattro anni Claudio Foti, lo psicoterapeuta titolare del noto studio di cura torinese 'Hansel&Gretel' nel rito abbreviato per la vicenda degli affidi illeciti di Bibbiano e della Val d'Enza, fuori dal tribunale di Reggio Emilia, 11 novembre 2021.
ANSA/STEFANO ROSSI

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Scalfarotto: “Una vicenda inegna”

Il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto ha scritto su Twitter: “Quello che non possiamo dimenticare è stata la macelleria politica del M5S (e non solo: Giorgia Meloni non si risparmiò di certo) sulla ormai celeberrima vicenda di Bibbiano che provò a criminalizzare un’intera comunità politica. Una vicenda indegna di una grande democrazia”.

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Bonetti: “Classe politica che non attende esito dell’indagine non rispetta compito istituzionale”

In un’intervista a Radio Radicale, l’ex ministro delle Pari Opportunità Elena Bonetti ha commentato: “Quando la politica vuole appropriarsi della vita delle persone fa dei danni enormi all’intero Paese. Io credo che un’intera classe politica, che in questa vicenda si è schierata a priori, senza attendere l’esito delle indagini, è una politica che non ha rispettato il compito istituzionale”.

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Calenda: “Ricordo la violenza degli attacchi”

Il leader di Azione Carlo Calenda, su Twitter, ricorda quanto avvenuto. “Per non dimenticare. A quell’epoca facevo parte del Pd - ha scritto - ricordo la violenza degli attacchi e l’uso dei bambini. Ricordo anche bene “mai con il partito di Bibbiano” e le denunce contro Di Maio da parte del PD, pochi mesi prima della folle alleanza con i 5S”.

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