Meloni-Macron, prove di disgelo: possibile incontro la prossima settimana

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Fonti dell'Eliseo confermano il probabile faccia a faccia al vertice di Reykjavík o al G7 in Giappone. "L'Italia rimane un partner molto importante per la Francia e gli scambi tra Parigi e Roma continuano a tutti i livelli", è il messaggio dopo le polemiche seguite alle parole del ministro dell'Interno transalpino Darmanin

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Dopo le tensioni dei giorni scorsi, prove di riavvicinamento tra Italia e Francia, con un possibile faccia a faccia in vista a breve tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. "L'Italia rimane un partner molto importante per la Francia e gli scambi tra Parigi e Roma continuano a tutti i livelli", hanno risposto a tal proposito fonti dell'Eliseo all'Ansa dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni del ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, sulla gestione dell'immigrazione da parte del governo italiano. "Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron avrà molto probabilmente occasione di incontrare Giorgia Meloni la settimana prossima, in diversi momenti, a Reykjavík ma anche nel quadro del summit del G7", hanno aggiunto le fonti a Parigi.

Nessuna conferma sulla visita in Francia di Meloni

Le fonti presidenziali hanno sottolineato che tra Meloni e Macron ci "saranno certamente degli scambi" tra il vertice del Consiglio d'Europa previsto a Reykjavik, in Islanda, il 16 e il 17 maggio e il G7 previsto in Giappone dal 19 al 21 maggio. Quanto alle voci su una possibile visita ufficiale di Meloni in Francia nel prossimo mese di giugno, le fonti vicine al presidente francese hanno risposto che a questo proposito "non ci sono date confermate". Quello di Reykjavik sarà il quarto summit nella storia del Consiglio d'Europa. Secondo l'Eliseo, l'incontro sarà l'occasione per i 46 Stati membri dell'organismo (la Russia è stata esclusa lo scorso anno in seguito all'invasione dell'Ucraina) di "inviare un messaggio di sostegno ed unità" a Kiev ma anche "di ricordare il legame ai principi e ai valori del Consiglio d'Europa: democrazia, Stato di diritto e diritti umani". L'organismo di Strasburgo rappresenta una "forma di incarnazione della coscienza dell'Europa", proseguono a Parigi, insistendo, tra l'altro, sull'importanza della Convenzione di Istanbul, primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica.

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