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Meloni: "Per riforma Patto di stabilità considerare impatto di Covid e guerra in Ucraina"

Politica
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La premier, in conferenza stampa congiunta insieme al cancelliere austriaco Nehammer, ha detto: "Abbiamo parlato di come l'Europa debba lavorare per garantire la sicurezza anche in ambito economico. La pandemia e la guerra di aggressione russa hanno cambiato lo scenario e questo non può non essere tenuto in conto". Comuni le posizioni di Vienna e Roma sulla lotta all'immigrazione illegale

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Secondo la premier Giorgia Meloni, Bruxelles dovrà tenere conto di tutto quello che è successo negli ultimi anni – pandemia da Covid-19 e guerra in Ucraina in primis – per andare avanti nei lavori di riforma del Patto di Stabilità. La presidente del Consiglio è tornata sul tema in occasione del suo incontro con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, che oggi è volato a Roma per un bilaterale. "Abbiamo parlato di come l'Europa debba lavorare per garantire la sicurezza anche in ambito economico. La pandemia e la guerra di aggressione russa hanno cambiato lo scenario e questo non può non essere tenuto in conto nel momento in cui andiamo a definire le nuove regole del patto di stabilità", ha detto Meloni in conferenza stampa dopo l’incontro. "Rispetto alla proposta della Commissione – ha aggiunto - pensiamo che non si possano non tenere in considerazione gli investimenti per questo". Sarebbe poi "una scelta miope" continuare a "parlare di transizione verde digitale e poi non tener conto degli investimenti". I commissari europei puntano a regole più severe sull'indebitamento degli Stati membri, con l'obiettivo di ridurre il debito pubblico.

Linea comune sul dossier migranti

Comuni le posizioni di Vienna e Roma anche sul dossier migranti e la lotta all’immigrazione incontrollata. Lo ha sottolineato anche il cancelliere Nehammer: "Ci legano il passato e il presente concernente anche l'alleanza contro la criminalità e l'immigrazione illegale" e contro le persone che sfruttano i migranti. "L'Italia" non può essere "sotto scacco" della situazione, ha continuato, e "su questo serve portare avanti nuove misure, un nuovo paradigma" e "procedimenti analoghi a quelli della Danimarca, sia noi che l'Italia". Meloni ha invece ricordato come con l’Austria sia “essenziale” stabilire "una collaborazione assidua, sia quella bilaterale sia nel consesso europeo: spesso stessa linea, stessa visione". Tra lei e Nehammer sul punto "s’è creato un feeling del quale sono molto contenta”, perché entrambi soffrono “la forte pressione migratoria" e per questo chiedono "un cambio di paradigma a difesa dei confini esterni". 

Gli altri temi

Meloni e Nehammer hanno parlato anche della guerra russo-ucraina (GLI AGGIORNAMENTI). "Scommettiamo sulla vittoria dell'Ucraina, siamo uniti su questo punto", ha detto la premier. Tra le questioni aperte tra Italia e Austria, Meloni ha menzionato quella del traffico pesante. "Lavoriamo per una soluzione condivisa e sono contenta delle aperture espressa dal Cancelliere", ha affermato in riferimento ai divieti di circolazione dei mezzi pesanti in vigore in terra austriaca. Poi ha aggiunto: "Le nostre relazioni commerciali sono in crescita".

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