Pd, Boccia parla di possibili alleanze con M5S e prende le distanze da Renzi e Calenda

Politica
©Ansa

Ci sono convergenze con il Movimento 5 Stelle, mentre è difficile immaginare un patto con Matteo Renzi secondo il neocapogruppo del Partito Democratico, che in un’intervista a La Stampa parla delle scelte del Pd 

ascolta articolo

 

Le alleanze? Possibili con il Movimento 5 stelle, difficili con Renzi e Calenda. Lo fa sapere il neocapogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia in un’intervista a La Stampa. In merito al suo nuovo ruolo e in risposta al fatto che non sia rimasto Bonaccini come capogruppo Boccia afferma che “non c’è stata nessuna forzatura”.

 

Boccia: difficile allearsi con Renzi

"Le alleanze si fanno prima sulle visioni comuni e poi sui programmi. Non poniamo condizioni a escludere. Certo, a giudicare dalle posizioni critiche espresse da Calenda e Renzi mi sembra complesso" dice ancora Boccia al quotidiano di Torino. "In Parlamento occorrerà uno sforzo di comprensione e dialogo per mettere in difficoltà la destra. Ci proveremo” continua il neocapogruppo del Pd.

 

Francesco Boccia, neoeletto capogruppo PD al Senato all'uscita da Palazzo Madama a Roma, 28 marzo 2023. ANSA/CLAUDIO PERI

approfondimento

Chi è Francesco Boccia, eletto capogruppo del PD al Senato

Boccia su Conte: è una persona seria e intelligente

“Giuseppe Conte è una persona seria e intelligente: penso non ipotizzi alcuna concorrenza ma voglia solo aggregare quante più forze possibili” sostiene Francesco Boccia che sottolinea: “Mi sembra evidente che la posizione del Pd e quella di M5s abbiano punti di convergenza". 

Francesco Boccia e Chiara Braga

approfondimento

Pd, Boccia eletto capogruppo al Senato. Braga alla Camera

Boccia: Nessuna forzatura riguardo alla scelta sui capigruppo      

 

 "Il nostro obiettivo è diventare il partito di maggioranza che fa da magnete per tutte le forze politiche progressiste alternative alle destre. Non facciamo corse sugli altri" aggiunge Boccia. In merito al suo nuovo ruolo e al fatto che Lorenzo Guerini abbia parlato di "forzature" gli viene chiesto perché non è stato lasciato un capogruppo a Bonaccini. "Non c'è stata nessuna forzatura, semplicemente la segretaria non considera i capigruppo come merce di scambio ma ritiene che queste figure debbano assicurare continuità alla linea politica nazionale, collegata agli impegni che lei stessa assume nelle piazze, nel paese" conclude il capogruppo del Pd al Senato.   

 

 

New Italian Democratic Party secretary Elly Schlein with New Italian Democratic Party president, Stefano Bonaccini, attend at the National Assembly of the Democratic Party (Partito Democratico / PD) at the 'La Nuvola' convention center in Rome, Italy, 12 March 2023.
ANSA/FABIO CIMAGLIA

approfondimento

Pd, Bonaccini eletto presidente. Schlein: "Basta liti interne"

Politica: I più letti