Pd, Boccia parla di possibili alleanze con M5S e prende le distanze da Renzi e Calenda
PoliticaCi sono convergenze con il Movimento 5 Stelle, mentre è difficile immaginare un patto con Matteo Renzi secondo il neocapogruppo del Partito Democratico, che in un’intervista a La Stampa parla delle scelte del Pd
Le alleanze? Possibili con il Movimento 5 stelle, difficili con Renzi e Calenda. Lo fa sapere il neocapogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia in un’intervista a La Stampa. In merito al suo nuovo ruolo e in risposta al fatto che non sia rimasto Bonaccini come capogruppo Boccia afferma che “non c’è stata nessuna forzatura”.
Boccia: difficile allearsi con Renzi
"Le alleanze si fanno prima sulle visioni comuni e poi sui programmi. Non poniamo condizioni a escludere. Certo, a giudicare dalle posizioni critiche espresse da Calenda e Renzi mi sembra complesso" dice ancora Boccia al quotidiano di Torino. "In Parlamento occorrerà uno sforzo di comprensione e dialogo per mettere in difficoltà la destra. Ci proveremo” continua il neocapogruppo del Pd.
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Boccia su Conte: è una persona seria e intelligente
“Giuseppe Conte è una persona seria e intelligente: penso non ipotizzi alcuna concorrenza ma voglia solo aggregare quante più forze possibili” sostiene Francesco Boccia che sottolinea: “Mi sembra evidente che la posizione del Pd e quella di M5s abbiano punti di convergenza".
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Boccia: Nessuna forzatura riguardo alla scelta sui capigruppo
"Il nostro obiettivo è diventare il partito di maggioranza che fa da magnete per tutte le forze politiche progressiste alternative alle destre. Non facciamo corse sugli altri" aggiunge Boccia. In merito al suo nuovo ruolo e al fatto che Lorenzo Guerini abbia parlato di "forzature" gli viene chiesto perché non è stato lasciato un capogruppo a Bonaccini. "Non c'è stata nessuna forzatura, semplicemente la segretaria non considera i capigruppo come merce di scambio ma ritiene che queste figure debbano assicurare continuità alla linea politica nazionale, collegata agli impegni che lei stessa assume nelle piazze, nel paese" conclude il capogruppo del Pd al Senato.