Veneto, la leghista Milena Cecchetto accusa Joe Formaggio (FdI) di molestie

Politica

Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia nega la gravità dell'episodio, che è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Palazzo Ferro Fini, durante una pausa dei lavori, in un divanetto fuori dall'Aula del Consiglio regionale. Convocati i capigruppo. Il governatore Zaia: "Fatti vanno chiariti"

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Un consigliere regionale del Veneto, Joe Formaggio (Fdi), è stato accusato di aver compiuto molestie a sfondo sessuale i nei confronti di una collega, la leghista Milena Cecchetto, durante una pausa all'esterno dell'aula consiliare. L'episodio, come hanno riferito i quotidiani locali, sarebbe avvenuto nel pomeriggio di martedì 7 marzo a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale, nell'anti-aula, in un divanetto dove i due si sono seduti e hanno parlato per qualche momento. In quel frangente vi sarebbero stati alcuni contatti sgraditi da parte di Formaggio nei confronti di Cecchetto. "Esprimo vicinanza alla consigliera, che ho sentito questa mattina presto. Giunti a questo punto è bene che i fatti vengano chiariti fino in fondo, nell'interesse di tutti", ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia. Intanto, il consigliere regionale è stato sospeso da ogni carica e incarico in Fratelli d'Italia: la decisione, comunicatagli in giornata, arriva direttamente dal coordinatore veneto di FdI, Luca De Carlo. 

Cecchetto: "Quello che è successo è inqualificabile"

"Nella mia vita, politica e personale - ha dichiarato la consigliera leghista - sono sempre stata in grado di difendermi. Conosciamo tutti il carattere esuberante di Joe Formaggio: quello che è successo oggi è però inqualificabile ed inaccettabile. Sono molto delusa e amareggiata da un comportamento del genere: essere stati colleghi da sindaci prima e oggi da consiglieri non giustifica un comportamento così aggressivo ed irruento. Ogni donna ha un proprio confine del rispetto e della sensibilità: oggi sono sconcertata perché quel limite il collega con me lo ha superato".

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Formaggio: "Manate sul sedere? Falso"

Da parte sua Formaggio ex sindaco di Albettone (Vicenza), già noto per esternazioni e atteggiamenti provocatori (di recente, durante una visita a una fiera di armi a Verona si era fatto ritrarre mentre imbracciava un mitra) ha negato la gravità dell'episodio: ha ammesso di aver "spinto giù sul divano" Cecchetto, "ma era tranquilla, ho preso il suo posto. Poi sono andato via, un bacio sulla guancia, come sempre. Molestie? Falso". In serata ha aggiunto: "Mi scuso con la collega Milena Cecchetto se c'è stata qualche incomprensione verbale o gesto male interpretato e respingo categoricamente ogni accusa di molestia fisica riportata dalla stampa. Spero di incontrare al più presto l'amica Cecchetto in modo da sgonfiare definitivamente questa assurda vicenda". Poi ha aggiunto:" Voglio ricordare che collaboriamo assieme da più di 14 anni facendo politica, prima da sindaci e ora da Consiglieri regionali, sempre con il massimo rispetto e la stima reciproca. Sono sicuro che questa incomprensione non andrà ad intaccare il nostro rapporto di collaborazione e fraterna amicizia". 

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L'Ufficio di presidenza esaminerà il caso

Da Alberto Villanova oggi è giunta la "solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega. Quanto accaduto ieri - ha dichiarato - non può essere tollerato. Nessuno, men che meno un altro collega, rappresentante delle Istituzioni, può permettersi di mancare di rispetto ad una collega. Tanto più donna, tanto più nel giorno dedicato alle donne, una data importante come quella dell'8 Marzo". Piena solidarietà a Milena Cecchetto anche dalle colleghe di partito e del gruppo consiliare Lega-Liga Veneta. Intanto Ciambetti ha convocato l' l'Ufficio di presidenza che esaminerà la vicenda. "Al di là di ogni altra considerazione - sottolinea il presidente del Consiglio regionale- resta il grave fatto di una consigliera regionale che si è sentita offesa e molestata, vittima, al pari di troppe donne, di comportamenti inammissibili che violano ogni norma etica, le regole della civile convivenza e del reciproco rispetto che sono alla base della nostra comunità. A titolo personale, esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla collega".

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