In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

M5S, Casalino: "Pentito di non essermi candidato alle politiche"

Politica

L'ex portavoce di Giuseppe Conte ha parlato nel corso di un'intervista al programma "Belve". "Era una campagna importante e Conte era la persona giusta per far ripartire il Movimento, non volevo che ci fosse nessuna macchia. Ho fatto questa scelta per non danneggiare lui e il partito e il giorno dopo mi sono pentito”, ha confessato 

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

"Io penso al bene di Conte e del Movimento. Era una campagna importante e Conte era la persona giusta per far ripartire il Movimento, non volevo che ci fosse nessuna macchia. Ho fatto questa scelta per non danneggiare lui e il partito e il giorno dopo mi sono pentito”. Così Rocco Casalino, già portavoce dell'ex premier Giuseppe Conte, ha parlato della sua mancata candidatura alle elezioni politiche, in un’intervista concessa al programma “Belve”, in onda su Rai 2. 

“La prossima volta però mi candido”

“Mi sono detto che potevo anche affrontare la cosa, 12 anni nel Movimento è un’esperienza che sarebbe stata utile in una fase nuova e in Parlamento. Di questa cosa ne ho discusso con Conte che riteneva che le mie capacità nella comunicazione fossero importanti e mi ha detto: 'scegli tu, è chiaro però che c’è bisogno di te nella comunicazione'”, ha riferito ancora Casalino, raccontando i fatti. “Io comunque ero convinto che avrei danneggiato e non me la sono sentita. La prossima volta però mi candido, se mi sarà offerta l’opportunità", ha precisato.

Il rapporto con Conte

"Quanto mi deve Conte? Parte della mia vanità direbbe che ci sono io dietro ma non è così. La mia capacità è valorizzare le caratteristiche di una persona. Sicuramente, nella prima fase l’ho aiutato in una comunicazione più semplice, a far trasparire il lato umano, ma il merito è tutto suo", ha riferito ancora, parlando del suo rapporto con Giuseppe Conte. "Ci dobbiamo entrambi qualcosa. Io ho imparato moltissimo da lui, sono cresciuto molto con lui e sono cambiato e credo che qualcosa lui ha preso da me. Ci siamo stati utili entrambi". E quando gli viene chiesto se si senta abbandonato dal presidente del M5S, Casalino non ha dubbi. "Non mi sento abbandonato. Ha un ruolo diverso ma la sua comunicazione la curo ancora. Non esiste più il ruolo di portavoce, nessuno lo ha. Non c’è stato nessun allontanamento", ha chiarito.

In origine “ero di sinistra”

Poi, ecco una confessione. "Originariamente ero di sinistra, anzi di Rifondazione Comunista per la precisione, vicino a Bertinotti, poi vicino ai Ds e 10 anni dopo nasce il M5S e divento 100% grillino", ha detto ancora Casalino.

approfondimento

Reddito universale, Grillo: "Prendiamo esempio dalla Catalogna"